LA SINISTRA PUNTA SU ANDREA ORLANDO, MA L’EX MINISTRO PD CHIEDE GARANZIE DI “CAMPO LARGO”

In attesa di capire quanto effettivamente si terranno le Elezioni Regionali anticipate in Liguria nell’autunno 2024, dopo le dimissioni del Governatore Giovanni Toti, in casa Centrosinistra iniziano le trattative per arrivare ad un candidato il più possibile condiviso: qui emerge (non da oggi) il nome di Andrea Orlando, ex Ministro della Giustizia, membro importante dem e ligure doc. Del resto per il “campo largo progressista” l’occasione è ghiotta: puntano a una “roccaforte storica” da riconquistare come la Liguria dopo 8 anni di giunta Toti e dopo lo scandalo per gli arresti del Presidente in area Centrodestra.



«È il momento di scoprire le carte, entro agosto serve scendere in campo con candidato e programma per ricostruire la Liguria bombardata dall’oligarchia predatoria rappresentata dall’amministrazione di Toti»: lo ha detto lo stesso Orlando parlando dal palco della Festa dell’Unità a Camporosso, nel ponente ligure dove in molti ritengono Orlando abbia lanciato una sorta di “ultimatum” alla sua coalizione. Il senso delle sue parole, sebbene non esplicito, è piuttosto chiaro: «Se emerge una candidatura che riesce ad unire più della mia, sarò il primo a sostenerlo», ovvero che il nome di Andrea Orlando come candidato della sinistra alle Elezioni Regionali Liguria 2024 può essere confermato solo se vi sarà il pieno sostegno dal “campo largo”.



Come spiega uno “spiffero” di Dagospia, lo spezzino Orlando avrebbe posto questa condizione alla segretaria Pd Elly Schlein: oltre ai dem, anche M5s, AVS, PIùEuropa e, forse, anche Renzi. «Se ci sono altri nomi, se ci sono perplessità sul mio, se si pensa che ci sia qualcuno più adatto, è ora il momento che si tirino fuori»: così nel colloquio con il “Secolo XIX” Orlando sottolinea perché i prossimi giorni dovranno fare piazza pulita dai vari tatticismi per non perdere terreno e sprecare l’occasione di una riconquista “rossa” della Liguria. «il campo non deve essere solo largo, ma coerente: entro agosto dobbiamo avere il programma e il candidato», conclude, «il centrodestra è in una fase complicata, non perdiamo l’occasione».



DOPO TOTI, TUTTI GLI SCENARI VERSO LE ELEZIONI REGIONALI LIGURIA 2024: NOMI E IPOTESI DATE

Un “campo largo” dunque dove tutte le componenti siano impegnate a sostenere un unico nome e che possano con un vasto programma recuperare la Regione amministrata da 8 anni dal Centrodestra di Toti (estromesso da 80 giorni di arresti domiciliari e dall’impossibilità di ricandidarsi in quanto già con due mandati consecutivi). Andrea Orlando si dice disponibile ma vuole vedere come sarà la coalizione e già qualcosa si potrebbe sapere dall’incontro nelle prossime ore tra Schlein e Conte per discutere proprio di alleanze alle prossime Elezioni Regionali, dove la sinistra già sogna un 3-0 in serie tra Liguria, Emilia Romagna e Umbria. Se Renzi pare più “vicino”, Calenda con Azione pare allontanarsi dal momento che con il deputato Costa sostiene che «I partiti del campo largo non vanno d’accordo su nulla, tranne che su un punto: abbattere l’avversario per via giudiziaria».

Mentre il Centrodestra si ritrova con l’onta di un Presidente arrestato – sebbene con molti dubbi sul quadro accusatorio – anche il potenziale candidato in pectore, il leghista ligure Edoardo Rixi sembrerebbe affossato dai sondaggi che lo vedono sconfitto contro tutti gli eventuali candidati del Centrosinistra. Si ragiona su un nome civico, in quanto oltretutto il sindaco di Genova Marco Bucci non sembra disposto a provare il “passo” verso la Regione. Non solo, Italia Viva di Renzi – che in giunta Bucci a Genova sta con il Centrodestra – ha già annunciato l’appoggio al “campo largo” per le Regionali, allargando ulteriormente la coalizione che ora deve riuscire a compattarsi attorno ad un nome che potrebbe essere proprio quello di Orlando.

Resta dunque da capire chi si candida e quando si potrebbe votare, visto che il conteggio dei 90 giorni dalle dimissioni di Toti porterebbe al voto anticipato tra domenica 20 e lunedì 21 ottobre 2024: la volontà anche del Governo Meloni è quella di unire in un unico election day anche gli altri due appuntamenti elettorali di fine 2024, le Regionali in Emilia Romagna post-Bonaccini e quelle in Umbria. In Liguria tocca ora al presidente ad interim Alessandro Piana convocare la data delle nuove Elezioni Regionali ma è probabile che si possa prima consultare Palazzo Chigi per capire se orientare la votazione si un singolo weekend o spalmato su due.