C’è grande preoccupazione per l’aumento del fenomeno baby gang, il governo è pronto a mettere a terra una serie di provvedimenti. Negli ultimi giorni si è parlato molto della possibilità di colpire nel portafoglio con la sospensione dell’assegno unico familiare o del reddito di cittadinanza. Intervenuto a Mattino 5, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari ha spiegato: “Fa parte di una serie di proposte che abbiamo presentato allafine della scorsa legislatura. Il messaggio non va rivolto solo ai giovani, ma soprattutto e anche ai genitori. Noi abbiamo di fronte un fenomeno che è in aumento rispetto agli anni precedenti, non possiamo escludere i genitori dal discorso”.



Nel corso della sua analisi, Andrea Ostellari ha spiegato: “Noi non possiamo tralasciare un dato fondamentale. L’educazione non spetta sicuramente allo Stato, ma è un diritto-dovere dei genitori. Chi non lo esercita, deve essere richiamato a farlo. Nel nostro sistema esiste una norma che prevede l’obbligo scolastico, dobbiamo individuare una norma che possa aumentare la sanzione, che oggi è pari a 30 euro”. Necessario un intervento sostanziale: “Dobbiamo portare la sanzione a 1.000 euro, accompagnata da una misura di responsabilità volta a sanzionare i genitori qualora fossero destinatari di un provvedimento di reddito di cittadinanza o di assegno”.



ANDREA OSTELLARI SUL FENOMENO BABY GANG

“Se tuo figlio non va a scuola e preferisce andare a fare parte di una baby gang, la sanzione deve essere quella”, ha proseguito l’esponente della Lega. E Andrea Ostellari rispedisce al mittente le accuse di un provvedimento punitivo contro chi si ritrova in difficoltà economiche: “Questa non deve essere vista come una punizione che va ad aggravare le condizioni di difficoltà delle famiglie. E stiamo parlando di un provvedimento che nasce nel comparto giustiiza, non mi occupo di scuola o di sport, ma è chiaro che bisognerebbe costruire una rete sociale di sostegno alle famiglie che parta dalle scuole e abbracci associazioni sportive e culturali”. La preoccupazione è palpabile: “Dobbiamo fermare un fenomeno che è in aumento, i dati lo dimostrano: episodi continui ogni settimana, se non ogni giorno”.

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