Il nome di Andrea Piazzolla, è nuovamente salito agli onori della cronaca dopo che i beni di Gina Lollobrigida continuano ad essere messi all’asta a sua insaputa. Come scrive Corriere della Sera, si tratta dell’ultimo capitolo di quella che la procura di Roma ha definito “azione predatoria” che sarebbe stata messa in atto proprio dal suo assistente Piazzolla, già a processo per circonvenzione di incapace e ora indagato per averla convinta a firmare tre mandati a vendere “cimeli, oggetti d’arte, antichità, preziosi, mobili d’arredo, opere d’arte del valore minimo stimato 300 mila euro”. Stando a quanto emerso dalle indagini degli uomini del nucleo di polizia economico finanziaria, si sarebbe trattato di una “spoliazione orchestrata, un gioco di sponda fra Piazzolla, la titolare della galleria in questione, Raffaella Colasanti e un ristoratore amico di Piazzolla, Antonio Salvi nel ruolo di intermediario”. I tre avrebbero “abusato delle condizioni di vulnerabilità” dell’attrice appropriandosi a sua insaputa dei suoi beni approfittando anche dei lavori di ristrutturazione della sua casa sulla Appia antica.



Alla luce della nuova accusa a carico di Andrea Piazzolla, il pm aveva chiesto a suo carico gli arresti domiciliari poi respinti dal gip secondo il quale l’assistente della Lollobrigida è già a giudizio per circonvenzione d’incapace.

ANDREA PIAZZOLLA ASSISTENTE GINA LOLLOBRIGIDA: LE ACCUSE A SUO CARICO

Il pm di Roma tuttavia non ha indietreggiato di un solo passo rispetto alle accuse rivolte nei confronti di Andrea Piazzolla al punto da dichiarare: “Da ultimo si rappresenta la particolare abilità del Piazzolla non solo nel carpire l’assoluta fiducia della vittima ma anche nel coordinare la trama illecita trasformando sé stesso nell’unico punto di riferimento della Lollobrigida con il mondo esterno; trama che continua a tessere nonostante sia pendente nei suoi confronti un giudizio per le medesime fattispecie e nei confronti della stessa vittima”.



Piazzolla ovviamente ha sempre respinto le accuse e continua a restare al fianco di Gina Lollobrigida. Anche in occasione del vaccino per il Covid a cui la Diva si è sottoposta nei mesi scorsi, ad accompagnarla era stato proprio l’inseparabile assistente che da anni si prende cura di lei. E proprio in quella circostanza, in occasione di una intervista rilasciata al Corriere la Bersagliera aveva parlato di Piazzolla definendolo “il mio angelo custode. Lo dico veramente: mi ha già salvato la vita quattro volte. Sono felice che in questo periodo stia con me e mi aiuti a vivere”. A dimostrazione del grande affetto tra i due, Piazzolla e la compagna Adriana hanno deciso di dare proprio il nome di Gina alla piccola figlia avuta nei mesi scorsi.