Mara Venier oggi a Domenica In, ha ricordato come l’intera vicenda di Gina Lollobrigida sarebbe iniziata con l’ingresso nella vita dell’attrice di Andrea Piazzolla. Ma chi rappresenta quest’uomo per la Bersagliera? “Andrea è stato una grande fortuna che ho avuto, perché mi ha aiutato ad andare avanti”. A suo dire Andrea non avrebbe mai sbagliato nulla: “Purtroppo sappiamo come va la giustizia oggi, si accanisce…”.
La Lollobrigida è tornata a sorridere parlando di Andrea: “E’ come un figlio per me perché mi ha aiutato ad andare avanti. È una persona brava e il fatto che mi abbia aiutato, ha avuto dei guai terribili purtroppo”. Il problema sarebbe qualche regalo che l’attrice ha fatto ma che non sarebbe andato a genio a qualcuno: “La vita è mia e io devo decidere cosa fare e quindi fare dei regali ad Andrea ed alla famiglia è una cosa che riguarda me e nessun altro”, ha aggiunto la Lollobrigida. Andrea ha avuto una bambina che si chiama Gina in suo onore: “E’ una tigre! Ha una vitalità incredibile”, ha commentato. La famiglia di Andrea vive con lei. (Agg. di Emanuela Longo)
ANDREA PIAZZOLLA “ANGELO CUSTODE” DI GINA LOLLOBRIGIDA
Per Gina Lollobrigida è un “angelo custode”, per gli inquirenti invece ha svuotato i conti e le società dell’attrice. Per questo Andrea Piazzolla, 34enne manager romano e factotum della diva, è finito nelle maglie della giustizia. Il fidatissimo assistente della diva è stato rimandato a giudizio in due processi. Nel primo è accusato di circonvenzione di incapace, nel secondo invece, per l’accusa, avrebbe tentato di vendere all’asta opere d’arte, cimeli e arredi dell’attrice. Non avrebbe però agito da solo, ma con la complicità di un ristoratore romano che avrebbe fatto da intermediario con una casa d’aste e che è finito pure lui a processo.
Per il pm Laura Condemi, i due avrebbero approfittato della “vulnerabilità” di Gina Lollobrigida, che incassa tra pensione e diritti d’autore circa 100mila euro l’anno. Per la procura, dunque, l’artista sarebbe stata spogliata di opere d’arte, cimeli e arredi e sarebbe stata organizzata un’asta con prezzo base di 300mila euro. Ma l’affare non si è concluso grazie all’intervento della Guardia di Finanza che indagava sui “movimenti” di Andrea Piazzolla.
ANDREA PIAZZOLLA “PRONTO A MORIRE PER GINA LOLLOBRIGIDA”
Contro di lui si sono scatenati i familiari della diva. «È l’ennesima azione predatoria di Piazzolla che sarà valutata da un tribunale», ha dichiarato l’avvocato Alessandro Gentiloni, che rappresenta i familiari di Gina Lollobrigida. Ma Andrea Piazzolla è pronto a combattere per dimostrare la sua innocenza. «Io non faccio niente all’insaputa di Gina… Lei è per me un monumento, una missione. Io sono pronto a morire per lei», aveva dichiarato nelle scorse settimane in un’intervista al settimanale Oggi. Non sono mancate accuse al figlio di Gina Lollobrigida e al nipote, con cui la diva non riesce a riconciliarsi.
«Il figlio dice di volerla proteggere, io penso voglia assicurarsi il patrimonio, andando contro la volontà della madre. Io sto cercando di aiutarla e la sto pagando cara». L’assistente dell’attrice può contare però sul sostegno della stessa, che infatti nell’intervista a Oggi l’ha difeso: «Ma non è vero, doveva essere un’asta finta per pubblicizzare degli oggetti per una mostra». Dopo che la Cassazione ha confermato l’amministratore di sostegno per Gina Lollobrigida, Andrea Piazzolla è andato all’attacco: «Ci arrendiamo solo se ci ammazzano, altrimenti non ci arrenderemo mai».