Continua il commovente racconto di Andrea Piazzolla a Live Non è la D’Urso che sembra veramente molto colpito dalla storia che lo vede al fianco di Gina Lollobrigida. L’uomo ha svelato anche un particolare: “Io per lei farei di tutto. Ha rappresentato l’Italia in giro per il mondo e non ha mai fatto male a nessuno. Sì, ho provato a suicidarmi per la questione. Mi hanno impedito di impiccarmi”. Il racconto è legato a quanto deve subire ogni giorno: “Sono io che la vedo soffrire, la vedo piangere ogni giorno. Per me è un dolore incredibile”. Andrea sembra veramente colpito, gli occhi gli si riempiono di lacrime: “Arrivare a levarsi la vita è perché ha 93 anni e non è giusto quello che gli stanno facendo”. Cerca poi di dimostrare la sua lucidità e di dimostrare il suo grande affetto per lei. (agg. di Matteo Fantozzi)
“IO NON HO FATTO NULLA”
Andrea Piazzolla è stato rinviato a giudizio questa estate per circonvenzione di incapace verso Gina Lollobrigida. L’uomo spiega a Live non è la d’Urso: “Io non ho fatto nulla di quanto accusato. Mi aspettavo il rinvio a giudizio e ho tempo per dimostrare la mia innocenza“. Da Barbara D’Urso ci sono gli sferati che potranno dialogare con lui, tre verdi e due rossi. Giovanni Ciacci gli pone la prima domanda: “Ma lei chi è per Gina Lollobrigida?”. L’uomo specifica: “Importante è capire da chi arriva l’accusa. Credo di essere una delle poche persone che si occupa e si preoccupa della signora Lollobrigida. Una volta mi occupato dell’amministrazione, ora non lo faccio da un po’ di tempo. Che studi ho fatto? Non si deve avere un ruolo o degli studi particolari per eseguire degli ordini”. Giovanni Ciacci cerca di aprire qualcosa sul velo di mistero attorno all’uomo, Piazzolla sottolinea: “Il velo di mistero arriva da chi una volta dice una cosa e una volta un’altra”. (agg. di Matteo Fantozzi)
TUTTA LA VERITÀ
Chi è Andrea Piazzolla? Un manipolatore? Un ragazzo di 32 anni che ha approfittato della “fragilità” della 93enne Gina Lollobrigida per sistemare le sue finanze? Per vedere estinto il mutuo sulla casa dei propri genitori? O al contrario è un giovane disinteressato, che alla Lollo è legato da un sentimento onesto e sincero, che all’attrice ha badato quando nessuno era insieme a lei, arrivando anche a salvarle la vita? Al di là di quella che potrà essere la verità processuale dopo il rinvio a giudizio che ha interessato Andrea Piazzolla, chiamato a rispondere di circonvenzione d’incapace, sarà probabilmente impossibile trovare un punto d’incontro fra le due tifoserie che vedono negli atteggiamenti della stessa persona due significati diametralmente opposti: da una parte il mostro interessato al patrimonio dell’anziana stella del cinema italiano, dall’altra il ragazzo perbene mistificato dai soliti “parenti serpenti”, vogliosi di spartirsi l’eredità della celebrità. E lui, cosa ne pensa? Intervistato dopo la notizia del rinvio a giudizio dal Corriere della Sera ha ripetuto ciò che dice ormai da anni: “Gina non è suggestionabile“.
ANDREA PIAZZOLLA: “GINA LOLLOBRIGIDA? NON E’ SUGGESTIONABILE. IO LE HO SALVATO LA VITA E…”
Per perorare la sua tesi, per dimostrare che ogni decisione partorita in questi anni sia frutto unicamente della lucida volontà di Gina Lollobrigida, Andrea Piazzolla cita aneddoti, ricordi, senza temere di fare qualche sgarbo a qualcuno. Ad esempio dichiara: “Qualche anno fa Christian De Sica ha tentato di coinvolgerla nel film Poveri ma ricchi nel quale aveva previsto una parte anche per me. Non c’è stato modo di convincerla a recitare in quella produzione e, per inciso, ha avuto ragione perché non è stato certo un successo“. Sul suo ruolo nella vita dell’attrice, Piazzolla ci tiene a precisare: “Dico solo che nessuno mi ha mai detto “grazie” ma va bene così perché io ho fatto tutto questo per amore di Gina. Per cinque volte in questi anni le ho salvato la vita portandola in ospedale quando era in condizioni difficilissime. In Sardegna una volta mi ha chiamato di notte e quando sono entrato nella sua camera l’ ho trovata in un lago di sangue. Ho telefonato all’ambulanza perché sapevo che non c’ era altro modo di fermare la crisi, non ho perso un secondo. Se lo avrei fatto anche per un nullatenente? Sì, certo: sono un donatore di sangue, mi penso al servizio degli altri. Gina poi è speciale“.