Andrea Piazzola, ex assistente di Gina Lollobrigida, è stato intervistato stamane dal programma di Rai Uno, Storie Italiane. Nei prossimi giorni ricorrerà in Appello nel processo che lo vede imputato per circonvenzione di incapace e un danno da 3 milioni d euro, già condannato in primo grado. Andrea Piazzolla si è sempre dichiarato innocente, sottolineando come le scelte di Gina Lollobrigida siano state fatte in totale libertà, e lo ha ribadito anche stamane parlando in diretta tv al primo canale.



“Abbiamo una serie di documenti, video e registrazioni audio. Come mai li ho fatti? Quando si respira un clima non sereno ci siamo voluti tutelare e queste prove dimostrano sinceramente la verità – spiega Andrea Piazzolla – non quello che dico io ma quello che è realmente accaduto. Perchè non li ho portati in primo grado? Noi eravamo abbastanza tranquilli perchè sono venuti a difendere Gina ben 40 testimoni, persone molto autorevoli, ma queste testimonianze sono svanite nel nulla”.



ANDREA PIAZZOLLA: “IL MIO IMPEGNO E’ IN DIFESA DI GINA LOLLOBRIGIDA”

“Ora è giusto difendersi con i dovuti strumenti – ha continuato Andrea Piazzolla – io non so se sarà scagionato o meno, il mio impegno principale è quello di difendere Gina e la sua memoria, a me non sembra che quella sentenza difenda Gina, anzi lei è la prima condannata. Chiunque ha visto Gina negli ultimi 15 anni può dire di essersi trovata di fronte una donna forte e tutt’altro che suggestionabile”.

Vittorio Introcaso, inviato di Storie Italiane, ha chiesto lumi sulla gestione del patrimonio di Gina Lollobrigida, passaggi di denaro, acquisti, tutte cose accertate dalla magistratura: “Io ho conosciuto Gina nel 2009 e poi negli anni successivi è iniziata la collaborazione, mi sono trasferito nella sua casa dal 2015 fino alla morte della signora. Per quanto riguarda la vita della signora Lollobrigida prima del mio arrivo io non l’ho vissuta, ma lei ha sempre vissuto da Gina Lollobrigida, comunque le spese sono tutte agli atti e più volte lei in tv ha detto che dei suoi soldi ci avrebbe fatto ciò che voleva”.



ANDREA PIAZZOLLA: “NEL 2014 SI LEGGEVA SU UNA PERIZIA CHE GINA LOLLOBRIGIDA…”

Ma questo desiderio deriva dalla circonvenzione di capace? Secondo i giudici in primo grado sì. Andrea Piazzolla ha parlato anche dei bonifici in favore dei suoi genitori: “Sono episodi che non riguardano il processo, fatti accaduti del 2012 e c’è una perizia del tribunale di Roma del 2014 dove si leggeva che la signora era capacissima di intendere e di volere”.

Andrea Piazzola aggiunge: “La nomina dell’amministratore di sostegno era solo per la straordinaria amministrazione non ordinaria, se non fosse stata capace di intende e volere l’amministrazione sarebbe stata su tutto. Il punto qual è? Sull’amministrazione di sostegno devo tacere ma più avanti vi svelerò i motivi per cui era contrariata e l’ha detto più volte davanti al giudice, ma non è questo il momento di raccontarle”. E ancora: “Gino Lollobrigida è sempre stata una donna libera che faceva ciò che voleva, se lei avesse avuto qualsiasi problema io l’avrei portata da un medico, come ho sempre fatto”.