Andrea Pucci è pronto a tornare in tv nelle vesti di giudice della prima edizione di Star in the Star, lo show musicale condotto da Ilary Blasi su Canale 5. Dopo l’esperienza de “La pupa e il secchione e viceversa”, il comico e conduttore televisivo è pronto a calarsi negli inediti panni di giudice dei dieci concorrenti mascherati a cui toccherà il compito di portare sul palcoscenico dieci mostri sacri della musica mondiale. Il conduttore è reduce dalla conduzione di due programmi di successo come “Big Show” e “La pupa e il secchione e viceversa 2021” e intervistato da l’adige.it ha dichiarato: “la televisione mi diverte e questa trasmissione in particolare mi ha dato entusiasmo anche grazie alla risposta della gente e quindi torneremo con sei nuove puntate”.
Parlando poi di cabaret e tv, Pucci ha sottolineato: “non voglio essere diplomatico: da una parte la gente è un tantino satura ma dall’altra non ci sono comici all’altezza perché sta venendo meno il cambio di generazione a cui abbiamo assistito sempre negli anni”. La comicità, come la musica e lo spettacolo, è cambiata approdando sui social: “ora molti comici sono diventati youtuber: incuriosiscono milioni di persone che hanno la possibilità di vederli ma il più delle volte non escono dalla dimensione del web per affrontare il palco e finiscono spesso nel dimenticatoio in tempi rapidi”.
Andrea Pucci, nuovi spettacoli nel 2021?
Andrea Pucci è tra i comici e conduttori televisivi più amati dal pubblico. La sua ironia e simpatia sono davvero travolgenti e la conferma arriva a dal grande successo del suo spettacolo “Intolleranza zero” che ha portato in giro per l’Italia pre-pandemia. “La chiave di questo successo si lega al fatto che fondamentalmente racconto le cose che accadono a tutti, aspetti del quotidiano di ognuno di noi. Gli argomenti che tratto fanno riferimento agli adulti ma anche ai ragazzini di sedici anni con le battute sul rapporto, sempre più difficile, che hanno con i loro genitori o con amici e fidanzata” – ha dichiarato a ladige.it.
Il comico nel suo spettacolo ironizza anche su come i 50enne di oggi approcciano alle nuove forme di tecnologia avanzata: “a far ridere è la mia e nostra ignoranza verso gli aggeggi che invadono la nostra esistenza. Quando superi i quaranta sei quasi costretto ad adeguarti ai ragazzi che sono molto più esperti di te e perdi puntualmente la sfida con loro. Dietro l’angolo c’è sempre la figuraccia ma l’importante è riderci su”.