Ci sarà anche il comico e conduttore televisivo Andrea Pucci nel ricco parterre di ospiti che animeranno questa sera “D’Iva”, lo one-woman show che le reti Mediaset hanno dedicato alla personalità e alla carriera di Iva Zanicchi: e in attesa di rivedere quello spettacolo che era andato in onda lo scorso novembre 2021 in due puntate e in cui il cabarettista classe 1965 (nato a Milano ma col nome di battesimo di Andrea Baccan) aveva duettato con la cantautrice di Ligonchio, possiamo ripescare alcuni momenti di quella serata.
Presentato in grande stile dalla padrona di casa, Pucci si era detto “onorato e lusingato” di essere stato invitato per quelle due puntate celebrative. “Pucci mi aveva detto che era giusto onorarmi prima che io muoia…” aveva rivelato la Zanicchi a proposito della telefonata fatta al comico in merito a una eventuale partecipazione. Poi partiva l’immancabile monologo comico che era funzionale anche a ripercorrere alcune delle tappe salienti della carriera dell’artista tra nostalgia e amarcord. Dopo aver ironizzato sull’outfit che da anni oramai caratterizza la Zanicchi, con delle vesti lunghe e che per Pucci la rendevano “un pastore, ma americano”, il comico le ricorda come lei abbia comunque un nome altisonante, come si usava un tempo (citando anche Orietta Berti) mentre oggi gli artisti “si chiamano Sfera, Ernia, ecc.”.
ANDREA PUCCI, LO SKETCH CON IVA ZANICCHI: “TI HO AMATA PER LA TUA BELLEZZA, E SU PLAYBOY…”
“Comunque ai tuoi tempi non c’erano i talent come oggi, bisognava saper cantare” punzecchia Pucci, cercando amabilmente la polemica a cui però iva non abbocca. “Poi sapevo che tu eri l’Aquila di Ligonchio, poi c’era la Tigre di Cremona (il riferimento è ovviamente a Mina, NdR), insomma delle bestie…” scherza Pucci che poi idealmente si dichiara a Iva e tra il serio e il faceto ammette che “io non ti ho mai apprezzato per le tue canzoni, come tutti. No! T’ho apprezzato per la bellezza” dice, inorgogliendo un po’ la diretta interessata prima di sferrare un piccolo ‘colpo basso’.
Ricollegandosi alla bellezza giovanile della Zanicchi, Pucci ricorda ai telespettatori e al pubblico presente che Iva è finita anche sulla copertina di Playboy: “Che fi… ne che eri!” dice Pucci mostrando su uno schermo quella cover, “l’unica cosa di cui mai mi sono pentita” ebbe a dire una volta la cantautrice. “Questa cosa non me la dovevi fare!” replica la Zanicchi che poi perdona Pucci e anzi ricorda un aneddoto di quel periodo quando qualche amico svelò a suo padre che la figlia era finita su un giornale, non sapendo però ancora di che tipo di pubblicazione si trattasse… E dopo l’immancabile battuta su Mina e sul brano che Iva rinunciò a cantare, ecco infine l’atteso duetto con Iva a intonare proprio le note di “Non credere”.