Andrea Rolla è un ex nuotatore, costretto a ritirarsi dall’attività agonistica in seguito ad un trattamento di agopuntura. L’atleta avrebbe dovuto curare il dolore alla spalla sinistra ma qualcosa non è andato per il verso giusto, perforando il polmone. Rolla, al momento dell’infortunio, vantava un palmares con un oro europeo e una partecipazione alle Olimpiadi nel 2012. Dopo il trattamento, l’ex nuotatore ha riportato un polmone perforato che lo ha costretto all’interruzione immediata della carriera.
IlGiornale.it ripercorre la sua storia: era il novembre 2014 quando Andrea Rolla si è rivolto ad un centro fisioterapico specializzato a Roma, in zona Piazza Bologna, dopo aver accusato un dolore alla spalla sinistra. L’ex nuotatore aveva già frequentato altre due volte il centro per lo stesso problema. L’atleta si era sottoposto già altre volte alla terapia di dry needling, un trattamento che consiste nell’inserire aghi molto sottili nei muscoli per sciogliere la contrattura. Nel giorno in cui Andrea Rolla si è presentato nel centro di Piazza Bologna, lo specialista che l’aveva seguito altre volte non era in sede. Così, secondo quanto emerso dal Pm, il fisioterapista presente in studio avrebbe “praticato la manipolazione trust muscolare e il dry needling eccedendo le attribuzioni proprie della figura professionale di fisioterapista ed eseguendo una prestazione rientrante in quella del medico”. Lo specialista avrebbe inserito un ago tra la scapola sinistra e la colonna vertebrale del paziente, perforandogli un polmone e provocandogli uno pneumotorace sinistro.
Attesa la sentenza il prossimo settembre
Dopo la seduta, l’ex nuotatore Andrea Rolla aveva riscontrato affanno, ma tornato in sede il fisioterapista aveva escluso che potesse essere causato dal trattamento eseguito. L’imputato 36enne inoltre non avrebbe mandato “immediatamente il paziente ad un pronto soccorso, o comunque da un medico per una valutazione”. Stesso errore fatto dall’altro fisioterapista, 44enne: “Quando è tornato e mi ha detto di sentirsi poco bene, l’ho fatto distendere sul lettino ha detto l’imputato in aula dopo 30 minuti si è sentito meglio ed è tornato di sua spontanea volontà a casa”. Dopo qualche giorno, il nuotatore si era presentato all’ospedale San Camillo Forlanini dove era stato sottoposto ad una lastra al torace. La diagnosi era stata di perforazione del polmone, trattato immediatamente con una pleurotomia e il posizionamento di un tubo di drenaggio.
Andrea Rolla, a causa del problema, era stato costretto ad abbandonare la carriera da nuotatore. Qualche anno prima aveva partecipato alle Olimpiadi del 2012 e aveva vinto un oro e un argento agli Europei di Debrecen in Ungheria. Per quanto accaduto sono finiti a processo due fisioterapisti, un 36enne romano e un 44enne di Bologna. Per entrambi l’accusa è di esercizio abusivo della professione. Il prossimo settembre prossimo è attesa la sentenza del Tribunale.