Andrea Roncato è intervenuto in qualità di ospite a “Domenica In”, trasmissione di Rai Uno condotta da Mara Venier e andata in onda nel pomeriggio di oggi, domenica 9 ottobre 2022. Parlando d’amore, l’attore ha detto di essere stato fortunato “ad avere incontrato una donna speciale da giovane, che si chiamava Maria Laura e che teneva la mano di mio padre mentre lui moriva. C’era lei quando stava male. Poi ho trovato la mia attuale moglie, che mi ha fatto diventare uomo. Non ho più le debolezze di una volta, come quella di farmi vedere con le auto di lusso. Errori? Ne ho fatti tanti, ma se tornassi indietro rifarei tutto, perché sbagliando si impara. Migliori soltanto quando sbatti la testa. Un rimpianto? Non ho voluto figli”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



Andrea Roncato a Domenica In da Mara Venier

Andrea Roncato ospite di Mara Venier a Domenica In. L’attore si racconta a cuore aperto: dalla vita professionale a quella privata. Non è mai stato un segreto che l’attore ha avuto un passato da dongiovanni a tal punto da dichiarare in una vecchia intervista di essere andato a letto con 500 donne. Dichiarazione poi ritratta successivamente dallo stesso Roncato: “fesserie, non l’ho mai detto. E poi le donne non si contano”. Al di là della conta, Roncato è stato legato sentimentalmente a tantissime donne famose; a cominciare da Moana Pozzi che nel suo libro dedicato agli amanti celebri gli diede come voto 7. “E le sarò sempre grato, è come l’abbraccio accademico del rettore. Ci frequentammo per sei mesi nel 1985, non faceva ancora la pornodiva, l’avevo conosciuta sul set de I pompieri. Oltre che bella, era intelligente e profonda, sapeva parlare di tutto, dal calcio alla filosofia” – ha detto Roncato ricordando la diva.



Tra i suoi amori anche Elena Sofia Ricci: “siamo stati fidanzati per un annetto. Ero innamorato, ma troppo birichino… finiva che mi mandavano tutte a quel paese”. E ancora con Carol Alt con cui ha avuto solo un flirt.

Andrea Roncato: “Paolo Villaggio era affettuoso, colto”

Andrea Roncato durante la sua straordinaria carriera ha lavorato con i più grandi. A cominciare da Alberto Sordi che ha ricordato così dalle pagine del Corriere della Sera: “sul set lo osservavo di nascosto, sembrava improvvisare, invece era tecnicamente perfetto, un manuale di recitazione. Non potevo crederci che sul manifesto del film il mio nome fosse scritto grande quanto il suo”.



E ancora Paolo Villaggio suo grandissimo amico: “poteva sembrare cinico, ma era affettuoso, colto, adorava prendere il giro il prossimo. Al ristorante era capace di fare impazzire il cameriere ordinando “dei maccheroncini, ma solo 32. O del riso, ma 122 chicchi, mi raccomando”. O si fingeva in bolletta: “Purtroppo non ci pagano da mesi, se scendo a fare una foto con il cuoco ci fate lo sconto?”. Oppure era capace di ordinare champagne Cristal e poi andarsene senza pagare. Non era tirchio, si divertiva così”.