Andrea Roventini promuove Mario Draghi. L’economista, indicato dal Movimento 5 Stelle nel 2018 come possibile ministro del Tesoro di un governo pentastellato, ha analizzato la situazione politica ai microfoni de Il Fatto Quotidiano e, nel pieno della discussione in area grillina sull’ex presidente della Bce, il suo giudizio è più positivo: «Quello di Mario Draghi è tra i nomi migliori che il presidente Mattarella avrebbe potuto scegliere in questa fase, dopo che la politica ha fallito perché qualcuno ha messo interessi personali prima di quelli del Paese».



Andrea Roventini, professore ordinario di economia alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha sottolineato che Draghi si è guadagnato rispetto a livello internazionale grazie al suo curriculum, senza dimenticare il salvataggio dell’euro con l’ormai famoso “whatever it takes” e la richiesta all’Unione Europea di dotarsi di una politica fiscale comune.



ANDREA ROVENTINI: “DRAGHI NON TOCCHERÀ REDDITO DI CITTADINANZA”

Uno dei dossier più delicati per il Movimento 5 Stelle è certamente il reddito di cittadinanza, con il timore che Draghi spazzi via il provvedimento bandiera dei grillini, ma Andrea Roventini non ha dubbi: «Non credo che abrogherà quella misura, al netto del fatto che il reddito ha bisogno di un tagliando perché i parametri di accesso consentono a persone che non dovrebbero prenderlo di percepirlo ed escludono un’amplia platea di poveri che invece ne avrebbe bisogno. Eliminarlo sarebbe in contraddizione con le cose che ha scritto». Andrea Roventini ha poi rimarcato di sperare nel mancato rinnovo di Quota 100, rea di creare squilibri nel sistema pensionistico, mentre per quanto riguarda il fisco l’idea è un’imposta sulla ricchezza: «Visto che durante la crisi le fasce di reddito più alte hanno visto salire i loro guadagni, un approccio pragmatico alla fiscalità richiede anche una imposta sulla ricchezza che colpisca solo il 5% di popolazione più ricco, da inserire in una riforma più ampia che comprenda anche un aumento delle imposte di successione e l’accelerazione della riforma del catasto per rendere più eque le imposte sugli immobili». Non ci resta che attendere le mosse di Draghi…

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