Nelle passate ore è andato in scena un duro scontro social tra il giornalista Andrea Scanzi e Federico Palmaroli, alias “Le frasi di Osho”. Le accuse di Scanzi sono molto chiare: lui lo accusa di essere tutt’altro che super partes, come aveva invece sottolineato lo stesso Osho in alcune interviste, definendolo piuttosto “un fiancheggiatore della destra” in quanto avrebbe preso parte ad eventi e cene elettorali di quella ben precisa fazione politica. “Le frasi di Osho? No, le frasi del fasho!”, ha esordito Andrea Scanzi in un posto pubblicato ieri su Facebook contro Federico Palmaroli, impiegato 47enne nonché padre de “Le frasi di Osho”, pagina satirica molto in voga sui social. “Palmaroli – ce lo garantisce lui – è uomo libero e super partes”, prosegue Scanzi prima di smentirlo. Quindi il giornalista spiega le differenze tra lui e Osho asserendo: “è giusto che chiunque abbia le sue simpatie. Ma se c’è un ambito che deve essere libero, quello è la satira. Puoi essere di sinistra o di destra, ma NON PUOI partecipare a eventi elettorali”. Un principio che a suo dire sarebbe valido anche per chi di mestiere fa il giornalista, tanto che lui negli ultimi giorni avrebbe detto di no ad una serie di inviti come moderatore di eventi elettorali da parte della sinistra e del M5s. “Altrimenti presti la satira al potere, qualsiasi potere, e questo fa di te un cortigiano”, prosegue.



ANDREA SCANZI VS OSHO: SCONTRO SOCIAL

Secondo Andrea Scanzi, Osho non solo non sarebbe un uomo libero, come da lui stesso sostenuto ma scriverebbe per Il Tempo, “il giornale più marginale e caricaturale nella galassia del sovranismo de noantri” e soprattutto “sta facendo campagna elettorale per Fratelli d’Italia in Toscana (e magari non solo in Toscana). Partecipa proprio a eventi e cene elettorali (vedi foto 2 e 3) per i post-fascisti”. Il giornalista infine conclude: “Questa non è satira: è propaganda para-fascista. Null’altro che Istituto Luce 2.0″. La replica di Osho chiaramente non si è fatto attendere. Federico Palmaroli sulla sua pagina Facebook ha replicato: “Il poveraccio mi ha bloccato quindi non posso rispondere sotto al suo post. Gli sarebbe bastato fare una ricerca più approfondita e avrebbe trovato anche locandine e foto di eventi targati PD, Arci, e (udite udite) 5 stelle (Campagna elettorale della Lombardi per la Regione Lazio e Italia a 5stelle a Napoli lo scorso anno). E sempre per fare un minispettacolino di satira e quasi sempre in amicizia”. Poi è andato giù pesante asserendo: “Povero buffone di regime, informati prima di sparare cazzate. Te lo dico io qual è il tuo problema (anzi, uno dei tanti): finché menavo duro sul PD e per questo venivo considerato filogrillino, te piacevo (nel corso di un programma mi facesti anche i complimenti), ora che al governo ci stanno i tuoi amici insieme ai tuoi ex nemici (e la satira, si sa, colpisce soprattutto il potere), te ce rode”.

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