Andrea, 42enne di origini piemontesi, negli ultimi anni ha incassato una decine di denunce per truffa rimediate a Roma. La sua storia sembra uscita direttamente dal documentario Netflix The Tinder swindler, il film ispirato alla vera storia del 28enne Shimon Hayut, figlio di un rabbino che su Tinder, app per appuntamenti, si fingeva un milionario. Esattamente come l’italiano che tra una foto in barca a Porto Cervo ed un’altra al volante di una Porsche 911 era riuscito a ingannare più di una donna.



La sua storia è ripresa da Repubblica che svela quali sono state le mosse dell’uomo il quale puntata proprio sulle immagini pubblicate sui suoi social per corroborare il racconto di sé offerto alle sue vittime. Tra le donne truffate c’è una modella francese atterrata a Fiumicino a proprie spese e con la quale l’italiano ha trascorso due giorni in un B&B di Trastevere per poi sparire nel nulla lasciandola senza un soldo.



Andrea, smascherato il truffatore di Tinder: le vittime raggirate

Alle sue vittime Andrea, il truffatore di Tinder, forniva diverse teorie: “Perché io sono un uomo d’affari, sono un ereditiere, l’ultimo discendente di una famiglia proprietaria di una delle più antiche acciaierie italiane”, era solito raccontare. Oltre a saper raccontare bugie, Andrea è stato bravo anche a cambiare spesso domicilio e aspetto per risultare introvabile. L’ultima vittima ad aver sporto denuncia contro di lui è Marie, modella professionista conosciuta su Instagram prima della pandemia. Agli agenti ha giovane ha raccontato: “Normalmente lavoro solo tramite agenzia, quell’uomo mi ha scritto in inglese sul mio profilo spiegando che era un pilota di rally, che viveva nel principato di Monaco e che aveva bisogno di una ragazza immagine in grado di accompagnarlo a una serie di eventi mondani che aveva in programma a Roma”. Ma era solo l’ennesima bugia. Anche nel suo caso a pagare è stata Marie prima di far perdere le sue tracce.



“Vado a comprare qualcosa da mangiare mi presteresti la carta, i soldi te li ridò domani”, le avrebbe proposto. La modella incautamente avrebbe accettato e lui uscendo l’avrebbe chiusa dentro la stanza del B&B a chiave scomparendo e sottraendole 2000 euro. E’ stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per aprire la porta e una volta libera ha sporto denuncia alla polizia di Trastevere che è riuscita a risalire al finto pilota. La penultima denuncia era stata presentata da una ragazza romana nel 2017 conosciuta su Loovo, altra app di incontri. A lei il truffatore aveva detto di essere l’erede di una famiglia di imprenditori dell’acciaio. Il modus operandi è sempre il medesimo: cena e viaggio pagati, poi la fuga.