Il gip di Milano, Patrizia Nobile, come riportato da Ansa, ha disposto la perizia psichiatrica nei confronti di Andrea Tombolini per accertare la capacità di intendere e di volere al momento dell’accoltellamento di sei persone al Carrefour del centro commerciale di Assago, in provincia di Milano. L’uomo, infatti, è accusato di omicidio e tentato omicidio plurimo per i fatti dello scorso 27 ottobre, quando ha ucciso il dipendente del supermercato Luis Fernando Ruggieri e ferito altre cinque persone, tra cui Pablo Marì, calciatore del Monza.



Il killer attualmente si trova ricoverato nel reparto di psichiatria del San Paolo, dove era stato trasportato nelle ore successive all’aggressione. Il giudice aveva infatti subito convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare della custodia in un luogo di cura. Già prima dei fatti in questione, all’uomo erano stati diagnosticati dei disturbi mentali. Adesso dovrà essere stabilito quali fossero le sue condizioni psichiche al momento dell’omicidio e dei tentati omicidi. L’udienza per la nomina dei periti e la formulazione del quesito è stata fissata per il prossimo 22 novembre.



Andrea Tombolini, ok a perizia psichiatrica: è capace di intendere e di volere?

A richiedere la perizia psichiatrica per Andrea Tombolini, l’uomo che ha accoltellato sei persone al Carrefour di Assago, era stato il pm Paolo Storari, titolare dell’inchiesta condotta dai carabinieri. L’obiettivo è quello di valutare la capacità di intendere e di volere al momento dei drammatici fatti.

Pochi giorni prima dell’aggressione, il 18 ottobre, l’uomo era stato ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo per un mal di testa persistente causato da numerosi pugni alla testa e al viso che si era autoinflitto. Da tempo soffriva di depressione e disturbi psichici. “Quando ho visto che tra i clienti vi era un calciatore ho provato invidia, perché lui stava bene ed io male”, così ha ricordato durante un interrogatorio.