Andrea Vianello, chi è e carriera del giornalista e conduttore: le esperienze in Rai
Una vita vissuta all’insegna del giornalismo e dell’informazione, dai primi passi nel mondo Rai nei ’90 ai ruoli dirigenziali ricoperti negli ultimi anni. Andrea Vianello, originario di Roma e classe 1961, è un affermato giornalista e dirigente aziendale che in carriera ha anche sperimentato la conduzione televisiva e radiofonica, arricchendo il suo curriculum di numerose ed importanti esperienze. Il debutto professionale avviene in radio a GR1 con il programma Radio anch’io, mentre l’esordio televisivo è datato 1999 nel programma di Rai 2 Tele anch’io.
Nel corso degli anni successivi arrivano le prime importanti esperienze da conduttore: nel 2001 gli viene affidata la trasmissione Enigma su Rai 3 e dall’anno successivo conduce Mi manda Raitre, per poi prendere il timone di Agorà. L’esperienza acquisita negli anni e la sua professionalità l’hanno portato ad assumere presto i suoi primi ruoli dirigenziali: il primo di questi arriva nel 2012, quando gli viene affidata la direzione di Rai 3, mentre nel 2017 diventa vicedirettore di Rai 1 curando programmi di attualità, d’informazione e di costume.
Andrea Vianello, i ruoli dirigenziali in Rai e la professione del giornalista
Andrea Vianello, nel corso del suo lungo percorso all’interno della Rai, è diventato anche dirigente della Testata Rai Giornale Radio e direttore di Rai Radio 1, mentre nel 2023 diventa Direttore Generale di San Marino RTV. Dalla vocazione giornalistica ai ruoli dirigenziali, la sua carriera ha conosciuto una parabola ascendente. Parlando del rapporto con la sua professione, in un’intervista rilasciata a Serena Bortone nel salotto di Oggi è un altro giorno nell’ottobre 2022, aveva dichiarato: “Noi giornalisti non possiamo essere troppo coinvolti, ma se non c’è emozione in quello che noi raccontiamo, la notizia non arriva. Questo non vuole dire perdere la nostra professionalità, ma vuol dire avere un’anima. A me la cosa un po’ cinica del vecchio giornalista non piace: il cinico non è adatto a questo mestiere”.