Andrea Vianello, ospite di Caterina Balivo a “Vieni da Me”, ha ricordato quando, dopo l’ictus che l’ha colpito, ha rivisto i suoi figli per la prima volta. “Temevo che mi avrebbero guardato con occhi diversi, che non mi avrebbero più visto come il papà di una volta, invece mi hanno dato tutta la forza necessaria. Erano loro ad avere bisogno di me, erano loro tre ad avere paura che il loro papà stesse male. Ho sbagliato a rimandare a lungo quel nostro incontro”. Nel ripercorrere il suo calvario, ospedaliero e riabilitativo, il conduttore e giornalista fatica a trattenere l’emozione, riuscendoci a stento, anche perché aveva accanto nello studio televisivo sua moglie, che non era mai apparsa in tv, ma che ha deciso di stargli vicino. “So di essere stato molto fortunato – ha aggiunto –, purtroppo c’è anche chi subisce danni ben più gravi dei miei. A tutti coloro che sono colpiti da ictus dico che siamo uomini e anime come eravamo prima, quindi dobbiamo andare fieri di quello che è successo e non smettere di lottare”.
ANDREA VIANELLO: “UN PICCOLO PRINCIPE MI HA SALVATO LA VITA”
Vianello, ospite in studio da Caterina Balivo “A Vieni da Me”, ha raccontato la tragedia che l’ha colpito un anno fa: “Era un sabato mattina. Dopo essere tornato dalla diretta di un programma tv, mi sono svegliato con un forte mal di testa che mi portavo dietro dal giorno prima. Ho preso il caffè in cucina e ho detto ‘Ho ancora male alla testa’. Sono tornato in camera e la mia mano non rispondeva più. Provavo a chiamare mia moglie Francesca, ma quando è arrivata non riuscivo più a parlare. Ho capito che stava succedendo qualcosa di brutto e che doveva venire a prendermi l’ambulanza. Arrivato all’Umberto I, questo giovane neurochirurgo, Simone Peschillo, il mio piccolo principe, mi ha detto che avevo una dissecazione della carotide. Poi si è rivolto a mia moglie, dicendole che mi avrebbe voluto operare per provare a restituirmi la parola. Era un intervento rischioso: io ero morto, lui mi ha restituito alla vita”.
ANDREA VIANELLO: “DOPO L’ICTUS NON RIESCO PIÙ A PARLARE IN INGLESE”
Andrea Vianello ha poi raccontato che inizialmente, nelle prime ore dopo il malore, pensava: “La parola tornerà, questione di pochi minuti. Poi i medici mi hanno detto che sarebbe stato un lungo viaggio. Ce l’ho fatta, però, e oggi sono qui”. Anche se, per sua stessa ammissione, accusa ancora molte difficoltà nell’utilizzo della lingua inglese: “Lo capisco, lo leggo, ma non riesco a pronunciare neanche una parola. Non sono mai stato particolarmente bravo a parlarlo, ma mi rifarò presto”. Per Andrea Vianello, la perdita della parola e le difficoltà riscontrate nel leggere e riconoscere lettere e numeri, ha rappresentato un momento terribile. “Era come se la logopedista dovesse insegnarmi di nuovo tutto da capo e io fossi tornato bambino”. Proprio lui che sulla dialettica ha costruito una professione. “E dire che inizialmente volevo fare il giornalista, scrivere soltanto. Non sapevo di essere bravo a parlare. Mi ha scoperto Rosanna Lambertucci, a lei devo molto”.