Andrea Vianello e il malore che lo aveva colpito: il toccante ricordo
Andrea Vianello e l’ictus. Il giornalista e noto conduttore televisivo ha raccontato il malore in un libro in cui ha rivissuto tutti quei terribili momenti. “Non soffrivo di pressione alta e il mio colesterolo era a posto. Ma due giorni prima del mio ictus mi ero sottoposto a delle manipolazioni al collo da un osteopata e i neurochirurghi con cui ho parlato mi hanno spiegato che la dissecazione della carotide può avvenire anche per un trauma di questo genere. Ci sono dei rischi? A quanto pare sì. In pochi però ne sono a conoscenza e questo è sbagliato” – ha detto il conduttore che si è soffermato sui scrocchiamenti” del collo dicendo “non sto parlando di massaggi vari, ma soltanto delle manovre al collo. Io nel passato ho condotto “Mi manda Raitre” e questo sarebbe un tema che affronterei ancora”.
Non solo, il conduttore di Mi manda Raitre ha confessato che si è salvato grazie alle eccellenze italiane: “se oggi sono vivo è perché nella sanità pubblica ho trovato delle grandi eccellenze, ricordiamocelo”.
Andrea Vianello ricorda il momento dell’ictus
Il conduttore e direttore di RaiNews24 è stato colpito da un ictus da cui si è salvato. “È sabato mattina, uno di tanti. Ho ancora quel cocciutissimo mal di testa della sera prima. Passerà, mi dico. E intanto faccio colazione. Tuffo un biscotto nel latte, poi afferro il cucchiaio con la mano destra per ripescarlo prima che diventi poltiglia. Sì, la mano destra. Che però non risponde. Sembra scomparsa. Chiamo mia moglie. Francesca arriva trafelata: “Che succede?”, domanda. La mia risposta è chiara o almeno penso: “Ceritturgra, mathra, titdiiiadotaio”. Lei non capisce. Io non capisco: parlo una nuova lingua, eppure quel che voglio dire è chiaro: “Mrlaiofoourhdka uhfe giumhu”. Sono arrabbiato con me, furibondo con lei. Possibile che non mi capisca?” – ha raccontato Andrea Vianello.
Parlando proprio dell’ictus ha aggiunto:”fa ancora molta paura. E invece si può prevenire e curare, se non guarire. E poi l’ictus mi ha aiutato a capire le priorità della vita, la famiglia, gli amici, il lavoro, la stupidità del perdere tempo dietro alle cretinate. Spero di ricordarmene per sempre”.