Si fa sempre più forte la sensazione e l’idea che Andrea Zamperoni, lo chef italiano morto mercoledì scorso a New York, si sia trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Le forze dell’ordine stanno indagando sulla tragica scomparsa del 33enne della provincia di Lodi, ormai da anni in giro per il mondo presso i famosi ristoranti Cipriani, ma al momento non è emerso ancora nessun indizio. La cosa certa è che sul cadavere del nostro connazionale è stata disposta l’autopsia, anche se quando l’esame autoptico avverrà non è dato saperlo. “Purtroppo non possiamo fornire una tempistica in questo momento”, ha infatti confessato Aja Worthy-Davis, direttrice dell’ufficio del Chief Medical Examiner. Come specificato già nel focus sottostante, sono tanti i punti di domanda a cui bisognerà trovare una risposta, a cominciare dal perché Andrea si trovasse in quel motel non proprio raccomandabile. Il capo chef è stato visto salire su un auto Uber nella notte di sabato scorso, 17 agosto, ma per andare dove, e soprattutto, per incontrare chi? Forse potrebbe essere proprio il taxista uno dei testimoni chiave della vicenda. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANDREA ZAMPERONI, CHEF MORTO A NEW YORK: È GIALLO
E’ avvolta da un fitto alone di mistero la morte di Andrea Zamperoni, lo chef italiano trovato morto negli scorsi giorni in quel di New York. Abitava in una palazzina nel Queens non troppo lontana dal motel Lodge, che stando a quanto riferiscono i residenti al Corriere della Sera, viene di solito utilizzato da chi vuole sistemarsi solo temporaneamente in attesa di una fissa dimora. Lo stabile non è proprio dei più raccomandati della Grande Mela, visto che, da inizio anno ad oggi, la polizia vi ha fatto irruzione già 25 volte, la maggior parte delle quali per buttare fuori i clienti che non pagano. Ma il Lodge è anche noto per essere un luogo di spaccio. Insomma, cosa c’entra Zamperoni con questo ambiente? Possibile che il 33enne lodigiano, descritto da tutti come un grande lavoratore e una persona per bene, sia finito in qualche giro sbagliato? Come detto sopra, la sua morte resta tutta da chiarire, a cominciare dal ruolo della donna che ha avvisato la polizia, una ragazza seminuda che ha indicato il corpo del povero Andrea avvolto in un lenzuolo, e che secondo molti sarebbe una prostituta che vendeva droga ai clienti. C’è poi la questione della rissa scoppiata mercoledì sera, proprio il giorno del ritrovo del cadavere. Infine, i quattro giorni di vuoto, da sabato sera, quando Andrea ha lasciato il ristorante Cipriani, fino appunto alla macabra scoperta. Intanto è ancora attesa l’autopsia. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANDREA ZAMPERONI, CHEF MORTO A NEW YORK: COLLEGAMENTO CON UNA LITE?
Cosa è successo ad Andrea Zamperoni, lo chef italiano trovato morto a New York negli scorsi giorni? Una domanda che in molti si stanno ponendo in queste ultime ore fra Italia e Stati Uniti, e a cui nessuno riesce per ora a trovare risposta. Numerosi sono i dettagli che stanno arricchendo la vicenda, a cominciare dal fatto che il corpo dello chef di Cipriani Dolci è stato rinvenuto presso il Kamway Lodge, un albergo non proprio 5 stelle situato nel Queens. Come scrive Il Messaggero, quello stabile è aperto ad ogni tipo di cliente: da turisti in cerca di camere economiche, fino a prostitute e drogati. E nella notte in cui Zamperoni è morto è stata segnalata una rissa nello stesso motel, come spiegato dal turista scozzese ospite della stessa struttura, Avery Mullen «la lite è avvenuta proprio al primo piano, e si sentivano grida di rabbia». Difficile non associare questa baruffa con la morte del povero Andrea, anche se il collegamento andrà ovviamente dimostrato. Sono ancora molti i punti da chiarire di questo misterioso decesso. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANDREA ZAMPERONI, CHEF MORTO A NEW YORK
La morte di Andrea Zamperoni rappresenta un vero e proprio giallo. Lo chef del ristorante Cipriani Dolci di Manhattan è stato rinvenuto senza vita mercoledì in un ostello del Queens e alcuni aspetti della vicenda vanno chiariti. La madre del cuoco di Zorlesco ha presentato denuncia, mentre la Procura di Lodi ha aperto un’inchiesta: il fratello gemello Stefano – anche lui dipendente della Cipriani Dolci – si trova negli Stati Uniti d’America per seguire da vicino l’evoluzione dell’inchiesta. Come vi abbiamo raccontato, la Cbs ha trasmesso le immagini dell’intervento della polizia nel Kamway Lodge, un motel per tutte le occasioni secondo Il Messaggero, ed è possibile notare una donna che viene fatta salire su una vettura delle forze dell’ordine in manette. Il corpo di Zamperoni, descritto da tutti come una bravissima persona, era avvolto in una coperta: «come se qualcuno stesse per disfarsene», il commento riportato da Repubblica, sebbene il corpo del giovane non presenti segni di traumi.
IL GIALLO SULLA MORTE DI ANDREA ZAMPERONI
Fondamentale l’esito dell’esame autoptico, che stabilirà la causa del decesso del 33enne di Casalpusterlengo. Il Corriere della Sera spiega che alcuni ospiti dell’ostello – noto per i giri di droga e di prostituzione – hanno parlato di voci concitate al primo piano, dove è stato rinvenuto il corpo senza vita dello chef. L’ultima volta Zamperoni era stato avvistato nella notte tra sabato e domenica prima di salire su un Uber e le forze dell’ordine dovranno ricostruire le ultime ore del giovane: il motel non è molto distante dalla casa in cui viveva e non è chiaro perché avesse preso una macchina. Tornando sulla donna fermata, il Daily News ha affermato che si tratta di una prostituta nota per fornire droga ai suoi clienti: dopo essere stata interrogata, è stata rilasciata. Al momento non sarebbe coinvolta nella vicenda. Attesi aggiornamenti nel corso dei prossimi giorni: i funerali del cuoco italiano si svolgerà nella sua Casalpusterlengo non appena sarà possibile rimpatriare la salma.