Nel mistero sulla scomparsa di Andreea Rabciuc, 27enne di cui si sono perse le tracce il 12 marzo scorso in provincia di Ancona, si innesta il giallo di un post che un’amica, presente al momento della sparizione, avrebbe pubblicato su Facebook poche ore più tardi. Il settimanale Giallo riporta la notizia secondo cui quel post sui social riguarderebbe una canzone, Jilly’s on smack dei Primus, che avrebbe come tema la storia di una ragazza che “non tornerà mai più” dopo un uso eccessivo di droghe. Il brano sarebbe rimasto online, sul profilo della giovane amica di Andreea Rabciuc, per un po’ prima di essere rimosso.



La notizia di questo post era stata riportata anche da Chi l’ha visto? e non sarebbe escluso un riferimento alla 27enne. Tra le ipotesi, riferisce ancora il settimanale diretto da Andrea Biavardi, quella che “Jilly”, protagonista della canzone dei Primus condivisa online dopo la scomparsa della 27enne di Jesi, possa essere proprio Andreea Rabciuc. Nell’inchiesta sul caso della ragazza, sparita da mesi dopo una serata con fidanzato e amici in un casolare di Montecarotto, il primo risulterebbe indagato per l’ipotesi di sequestro di persona. Simone Gresti, questo il suo nome, continua a dirsi estraneo alla sparizione della fidanzata e sostiene che alcuni movimenti sui suoi social dimostrino che sia ancora in vita, nascosta chissà dove.



Il giallo di Andreea Rabciuc scomparsa a marzo dopo una festa

La giovane che avrebbe pubblicato su Facebook la canzone dei Primus, riporta ancora Giallo, sarebbe una delle tre persone presenti la sera in cui Andreea Rabciuc è scomparsa. La 27enne avrebbe trascorso la serata dell’11 marzo scorso in un casolare con il fidanzato, Simone Gresti, e due amici tra cui la presunta autrice del post, per poi allontanarsi volontariamente da quel luogo all’alba del 12. Da allora nessuno l’avrebbe più vista. I punti oscuri intorno al caso di Andreea Rabciuc restano tanti e le ricerche continuano, tra la speranza di ritrovarla viva e la crescente apprensione della madre che chiede “verità” al fidanzato della figlia.



In un recente confronto a distanza davanti alle telecamere di Chi l’ha visto?, la donna ha sottolineato le sue perplessità rispetto alla versione fornita a inquirenti e giornalisti da Simone Gresti. L’uomo, 43 anni, quella sera non avrebbe fermato la fidanzata e l’avrebbe lasciata andar via, a suo dire, dopo un banale litigio. Da sempre si dice estraneo a un coinvolgimento nella sua scomparsa, ma la madre di Andreea Rabciuc ritiene che non abbia detto tutto fino in fondo. Fonte di dubbi nella famiglia della 27enne sarebbe anche il fatto che Gresti avrebbe tenuto il telefonino della giovane per restituirlo ai familiari soltanto quasi due giorni dopo la scomparsa di Andreea Rabciuc. “Mia figlia doveva tornare a casa, sei venuto a prenderla e lei non è tornata, ti ho chiamato e tu, fino a domenica pomeriggio, non hai risposto al telefono – ha tuonato la madre della 27enne rivolgendosi al fidanzato della giovane –. Hai risposto con un messaggio quando ho minacciato di chiamare i carabinieri… Devi dire la verità”.