Massimo Andreoni non crede all’ipotesi della fuga dal laboratorio di Wuhan del coronavirus. «Il virus sarebbe arrivato a noi naturalmente, passando dagli animali. Il pipistrello è l’animale di partenza, l’animale ospite non si sa, il pangolino è probabile, ma potrebbero esserci stati altri». Così il direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma in collegamento con Oggi è un altro giorno. «Le indagini si fanno per capire meglio, ma gli studi scientifici dicono che al 90% il virus è arrivato a noi naturalmente e io rimarrei su questa posizione», ha aggiunto. La sua premessa però è comunque interessante: «Questa uscita dai laboratori di virus è un qualcosa che è accaduto in passato col vaiolo, che ora è tenuto in pochissimi laboratori del mondo. Delle microfughe sono accadute, ma io rimarrei ai dati scientifici di oggi».



Invece sull’ipotesi di un terzo richiamo dei vaccini anti Covid: «Non credo vada fatto prima di un anno, quindi non lo vedo a breve termine. I vaccini che stiamo facendo almeno per un anno ci permetteranno di essere protetti, poi vedremo quanto circolerà ancora il virus, se avremo bisogno di un richiamo subito o se andrà rimandato, ma comunque non prima di un anno».



ANDREONI FRENA SU ZONA BIANCA “ATTENZIONE…”

A Oggi è un altro giorno il professor Massimo Andreoni ha parlato anche della situazione epidemiologica attuale. «Dobbiamo stare tranquilli, ma anche attenti. Siamo agli stessi livelli del maggio 2020, con la grande differenza che stiamo facendo i vaccini, e questo non è di poco conto. Ma non dobbiamo permettere al virus di circolare troppo e di creare nuove varianti, questo è il vero grande pericolo che dobbiamo scongiurare». Un invito alla prudenza che ha fatto all’AdnKronos Salute parlando del possibile passaggio di alcune Regioni in zona bianca. «C’è il rischio che aumentino i contagi perché si abbasserà inevitabilmente la percezione rispetto alla pandemia. Su questo ho pochi dubbi. Siamo ancora in un momento delicato e togliere il coprifuoco non aiuterà in questo». Andreoni ha ricordato che durante una campagna vaccinale come quella che è in corso «il rischio di selezionare mutazioni del virus aumenta se non si abbassa la quota di contagiati». Quindi non dobbiamo dimenticare quelle precauzioni e quei comportamenti finora adottati.

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