Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, non riesce a riposarsi e a staccare dal lavoro nemmeno nelle giornate libere. L’esperto, infatti, costantemente zavorrato da impegni nelle corsie d’ospedale, complice la pandemia di Coronavirus che da un anno e mezzo a questa parte ha scombussolato la routine anche all’interno dei reparti nosocomiali, si è concesso una gita in barca nel fine settimana. Certo, però, non si aspettava di dover diventar, di lì a breve, il protagonista assoluto della giornata, salvando una persona che stava affogando.
L’esperto ha fornito il proprio racconto dell’accaduto ai microfoni dell’agenzia stampa Adnkronos Salute, ripercorrendo quanto vissuto nel week-end appena andato in archivio: “Abbiamo visto da lontano una persona agitarsi tra le onde. Inizialmente non riuscivamo a capire bene cosa stesse facendo, poi ci siamo allertati, in quanto abbiamo compreso che si trattava di grida d’aiuto. A quel punto, ci siamo prontamente avvicinati”.
MASSIMO ANDREONI: “HO RISCHIATO, MA SAREI PRONTO A RIFARLO”
Raggiunto il malcapitato, il professor Massimo Andreoni ha provveduto a praticargli la respirazione bocca a bocca, strappando l’uomo dalle braccia della morte. Soltanto in un momento successivo, però, l’esperto si è imbattuto nell’amara scoperta, come riferito ai colleghi di Adnkronos Salute: “Io e mia moglie, parlando con la figlia che era sopraggiunta, abbiamo scoperto che questo uomo era un no vax. La notizia ha sconcertato mia moglie, visto che io l’ho rianimato con la respirazione bocca a bocca. È chiaro che questa persona, non vaccinandosi, ha messo a rischio la mia salute”.
Tuttavia, nonostante il pericolo corso da Andreoni, quest’ultimo ha sottolineato che sarebbe pronto a rifare esattamente ogni singolo gesto compiuto in questo folle fine settimana: “Lo salverei di nuovo, ma dobbiamo davvero prendere coscienza del pericolo che stiamo facendo correre alle altre persone non immunizzandoci. Dobbiamo proteggere la salute di tutti ed evitare che i non vaccinati possano essere un pericolo per l’incolumità della salute pubblica”.