Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT e Direttore della UOC di Malattie infettive e Day Hospital, Dipartimento di Medicina, Policlinico Tor Vergata, è stato ospite stamane negli studi del programma di Rai Uno, Uno Mattina. In studio si parla di vaccini, sia contro il covid che contro l’influenza, e a riguardo l’esperto sottolinea: “Bisogna fare il richiamo per il covid con il nuovo vaccino che è bivalente, allarga la risposta, ci protegge probabilmente per le future varianti, e anche di fare l’antifluenzale. Ormai siamo prossimi, sappiamo quale virus circolerà, sappiamo che ci sarà un buon numero di casi perchè nell’emisfero australe dove l’influenza ci precede è avvenuto, quindi bisogna fare queste due vaccinazioni. Si possono fare insieme – ha aggiunto Massimo Andreoni – e quindi è una buona cosa perchè togliersi la preoccupazione è sempre un vantaggio”.



Sulla situazione attuale covid Massimo Andreoni specifica: “Il nuovo vaccino è arrivato, la pandemia fa meno paura perchè il tasso di vaccinazione e anche questa circolazione del virus in questi ultimi mesi ha creato un’immunità nella popolazione molto diffusa che ci protegge dal virus. Ci sono stati comunque 1.000 morti a settembre, si muore ancora di covid, nel mio reparto è morta una pazienta con una polmonite che vedevamo a marzo 2020. Io credo che dobbiamo continuare ad usare le mascherine quando siamo al chiuso e negli affollamenti”.

MASSIMO ANDREONI: “LE MASCHERINE HANNO ABBASSATO LE DIFESE NEI BAMBINI…”

Sulle mascherine Massimo Andreoni aggiunge: “Ha abbassato le difese immunitarie? Parzialmente sui bambini. Noi adulti abbiamo già incontrato tutto ciò che dovevamo incontrare e abbiamo costruito la nostra immunità, non sono stati questi due anni a ridurre le nostre difese mentre nei bambini essere stati all’inizio della loro vita con mascherina potrebbe aver provocato anche questo”.

Di nuovo sulla quarta dose: “Si può essere contagiati dai due virus contemporaneamente (influenza e covid ndr), e i due virus si potenziano, non è una buona cosa. Si devono vaccinare i fragili, sia giovani che anziani che hanno patologie croniche che li rendono più suscettibili ai quadri più gravi della malattia. Circa un decimo delle persone si deve vaccinare. Il problema sono i fragili – ha ribadito Massimo Andreoni – non dobbiamo pensare ad una vaccinazione per noi stessi ma per i più fragili che stanno vicino a noi”.