Pochi minuti per contagiarsi con Centaurus, tempi più lunghi invece per la sottovariante Omicron BA.2, anche un’ora. A rimarcare la maggiore trasmissibilità della nuova variante del coronavirus è il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive (Simit) e professore ordinario di Malattie infettive della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma Torna Vergata. Nell’intervista all’agenzia Dire spiega anche che si sono ridotti pure i tempi di incubazione, pari a 24-48 ore per Centaurus. «Il numero esatto è sempre un calcolo abbastanza empirico e si fa in funzione della capacità di diffusione. Certamente è ancora più trasmissibile della BA.5 e notevolmente più trasmissibile della BA.2».



Per quanto riguarda la vaccinazione, i dati evidenziano che se è recente, la protezione dalla malattia grave è buona. «In questo senso il mio consiglio alla vaccinazione rimane molto forte. Si continua infatti a dimostrare che anche verso queste nuove varianti l’immunità, se recente, è assolutamente incoraggiante». Per Andreoni è destinata a diventare predominante. «Certamente da una parte questo preoccupa, perché non sentivamo il bisogno di una variante ulteriore e più contagiosa, soprattutto in vista dell’autunno. In termini di gravità di malattia la Centaurus non sembrerebbe però avere una aumentata patogenicità, anche per quanto accaduto in India e negli altri Paesi dove è stata individuata. Ovviamente dobbiamo aspettare maggiori dati per poter formulare un giudizio più definitivo».



VARIANTE CENTAURUS, IL PARERE DEI VIROLOGI

Dello stesso avviso è il virologo Fabrizio Pregliasco. «Ha una possibilità di sfuggire alla risposta immunitaria pregressa. Una potenzialità che, se confermata, può appunto garantire a questa sottovariante di diventare protagonista. Non ci sono invece al momento dati su una maggiore gravità di Centaurus», ha dichiarato all’AdnKronos Salute. Il docente di Igiene dell’università Statale di Milano, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi, ritiene comunque che «le prossime saranno onde a digradare, come quelle disegnate da un sasso buttato in uno stagno». Più cauti gli altri virologi. A partire da Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’azienda ospedaliera universitaria di Pisa e vicepresidente della società italiana di microbiologia: «Non sappiamo ancora come si comporterà la cosiddetta Centaurus. Questa sottovariante si è diffusa velocemente in India, ma lì non avevano avuto tre ondate causate da Omicron, come noi in Italia. Per ora bisogna osservare senza fare previsioni».



All’AdnKronos Salute interviene anche la virgola Maria Rita Gismondo: «Le notizie che ci arrivano dai Paesi nei quali la sottovariante BA.2.75 è già presente dicono che si comporta con grande contagiosità, ma senza un incremento di patologia. Addirittura, sembra meno patogena». Infine, l’infettivologo Matteo Bassetti all’Ansa: «Se prenderà il sopravvento potremmo assistere a una fiammata di contagi per settembre-ottobre ma non dobbiamo allarmarci. Tutto sarà meno grave se non perdiamo tempo e procediamo con la campagna vaccinale».