Sono molti gli addetti ai lavori preoccupati da questa nuova ondata di casi covid, e fra questi anche lo stimato professor Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), nonché voce autorevole da due anni a questa parte (e non solo), nella pandemia di covid. Intervistato quest’oggi dai microfoni di AdnKronos, ha spiegato: “L’aumento dei contagi” covid “era inevitabile ed atteso. E’ vero che oggi abbiamo a che fare con un virus con una ridotta patogenicità ma ha una altissima capacità di diffondersi”.



Secondo il professore c’è il serio rischio che a breve si arrivi 100mila contagi al giorno, tenendo conto che il dato di ieri ne segnava 54mila: “è molto probabile con questa circolazione e con meno attenzione alle misure di contrasto”. Del resto in Italia è circolata una sensazione di liberi tutti, soprattutto dopo che sono venute meno le ultime restrizioni inerenti in particolare le mascherine al chiuso, che secondo lo stesso andrebbero “Usate nei luoghi affollati o al chiuso”.

ANDREONI: “LA MALATTIA PUO’ AVERE UN DECORSO VIRULENTO”

E ancora: “A finire in ospedale per Covid non sono solo gli anziani fragili, chiaramente oggi quelli più a rischio con Omicron 5, ma anche giovani. La malattia alcune volte può avere un decorso particolarmente virulento, si può avere la febbre alta. Ecco – chiosa – perché dobbiamo ancora essere prudenti”.

Il professor Andreoni si dice quindi concorde con chi invoca ancora estrema prudenza, come ad esempio l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, che ha richiamato l’attenzione proprio sull’uso della mascherina: “L’assessore ha ragione, la curva continuerà a salire e quindi dobbiamo ancora una volta tornare ad essere prudenti e ad usare il dispositivo di protezione quando serve”. Secondo la maggior parte degli addetti ai lavori questa nuova ondata di casi covid dovrebbe durare almeno per un altro paio di mesi.