Secondo il comunicato ufficiale diffuso dal suo ufficio stampa, Andrew Weatherall è morto stamattina all’ospedale londinese di Whipps Cross a causa di una embolia polmonare: “Era in cura all’ospedale, ma sfortunatamente un coagulo di sangue ha raggiunto il cuore. La sua morte è stata rapida e pacifica” si legge. E’ un lutto gravissimo per tutta la generazione inglese ma non solo cresciuta tra la fine degli anni 80 e 90 nella scena dei club: Weatherall è stato il produttore più noto e ricercato di tutti gli artisti e le band di quel periodo, in grado di rinnovare il suono mischiando elettronica, dance e rock in maniera originalissima. Il disco a cui il suo nome è più legato è Screamadelica dei Primal Scream, pubblicato nel 1991, al vertice di quella scena musicale che aveva a che fare anche con il post punk e soprattutto lanciò l’acid music, il movimento legato all’uso delle pasticche di droga cosiddette ecstasy che hanno portato alla morte tanti giovani anche in Italia.
ANDREW WEATHERALL, IL RE DI IBIZA
Il suo manifesto come detto rimane l’album Screamadelica, fatto di loop in continuazione mischiati all’energia euforica dei club di Ibiza. Tra i tanti con cui ha lavorato, anche la cantautrice Beth Orton, gli Charlatans, gli Orb, i Manic Street Preachers, i Bloody Valentine. Tim Burgess dei Charlatans ha scritto su Twitter: “Scioccato e rattristato nel sentire che il viaggiatore cosmico Andrew Weatherall ha lasciato l’edificio. Era sempre un piacere incontrarlo e condividere bei momenti”. Dave Haslam, un’altra figura chiave nell’era della acid house, ha detto che Weatherall era “uno dei ragazzi più grandi, più dolci e più divertenti che abbia mai incontrato”. Aveva 56 anni.