Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale dell’Ordine dei Medici e della sezione di Bari, ha parlato dell’andamento della pandemia di Covid-19 nel corso di un convegno dal titolo Lo strano caso Covid, prevedere l’imprevedibile. L’esperto è allarmato degli effetti che la riduzione delle misure di prevenzione ha provocato. “La nostra preoccupazione sono i fragili, oggi la nostra libertà ci costa duemila morti al mese”, queste le sue dichiarazioni come riportato da Rai News.



Il picco della curva dei contagi, secondo l’esperto, è fissato entro 10 giorni. Gli effetti, al di là di quello che concerne le persone con comorbilità, sono comunque limitati. “Questa nuova variante sta colpendo tutti, ma per fortuna abbiamo un effetto protettivo legato alla vaccinazione, perché il 90% dei cittadini ha fatto il ciclo primario quindi abbiamo in memoria nel nostro organismo cellule che riescono a produrre anticorpi e a ridurre le conseguenze della malattia. In più questo è un virus molto più benevolo di quello delle prime due ondate e questo ci fa stare un po’ più tranquilli”.



Anelli: “Libertà costa 2000 morti al mese”. L’appello alla popolazione

In virtù di questi presupposti Filippo Anelli ha comunque invitato la popolazione a stare più attenta “Se tutti togliamo le mascherine e liberamente ci baciamo, ovviamente il virus circola. Quindi questa nostra libertà si deve coniugare con il senso di responsabilità dei cittadini, una coscienza che andrebbe maggiormente stimolata”, ha sottolineato il medico nel corso del convegno dal titolo Lo strano caso Covid, prevedere l’imprevedibile. 

Un appello inoltre è rivolto anche a coloro che risultano positivi al tampone e non si dichiarano oppure che hanno sintomi ma non si sottopongono a test. “Abbiamo oltre un milione di positivi testati ufficialmente e probabilmente un altro milione che non hanno fatto i test ufficiali”. E conclude: “La nostra libertà la paghiamo in termini di mortalità per i fragili: proteggiamoli”.