C’è una “nuova arma”, un “anello a uncino”, che desta l’allerta delle forze dell’ordine di chat in chat, finendo per imporsi all’attenzione degli operatori della sicurezza tra le insidie inedite di un lavoro, quello di poliziotti e carabinieri, sempre più esposto al rischio tra carenze di organico e di tutele e criminalità in continua evoluzione. A darne conto è il sito nicolaporro.it, che parla della recente vicenda avvenuta a Catania dove due agenti sarebbero stati feriti con un collo di bottiglia riportando ferite al volto e alla gola che avrebbero potuto provocare un epilogo drammatico. Scampati per un soffio, secondo la ricostruzione rilanciata dai sindacati di Polizia, a un’aggressione che si sarebbe potuta trasformare in tragedia mentre svolgevano il loro lavoro.



Il soggetto ritenuto autore dell’attacco ai danni dei due poliziotti in servizio nel capoluogo siciliano sarebbe un gambiano, arrestato poco dopo i fatti, che in una mano avrebbe indossato proprio questi “anelli artigianali” come arma per offendere e, nel peggiore dei casi, uccidere.  Sull’episodio è intervenuto il Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) di Catania attraverso le parole del dirigente sindacale Fabio Ruggeri: “La segreteria provinciale del Siap Catania esprime la propria solidarietà ai colleghi feriti. L’aggressione, perpetrata attraverso l’uso di anelli modificati come armi da taglio e una bottiglia di vetro rotta, dimostra una premeditata violenza e un totale disprezzo per le forze dell’ordine e la legalità. Questa vicenda, che si è risolta senza tragiche conseguenze solo grazie alla preparazione del personale di polizia, mette in evidenza l’urgente necessità di affrontare le nuove sfide con regole di ingaggio più attuali, a tutela sia dei cittadini che dei nostri colleghi, privi di strumenti – anche legislativi – appositamente predisposti contro chi aggredisce un appartenente alle forze dell’ordine. È fondamentale ribadire che Catania soffre di una grave carenza in termini di uomini e mezzi , spesso sprecati per attività di vigilanza presso molte strutture, in una città che ha bisogno urgente di ulteriori rinforzi per rispondere, soprattutto, al dilagare della criminalità“.



Anelli a uncino contro i poliziotti, allerta per la nuova arma artigianale dopo l’aggressione a Catania

I due agenti feriti a Catania poche ore fa, riporta una nota del Siap Nazionale, sarebbero stati vittime di un’aggressione condotta da un cittadino gambiano con l’uso di un collo di bottiglia in via Maddem. L’uomo, arrestato subito dopo l’accaduto per tentato omicidio, in una mano avrebbe indossato anelli a forma di uncino che costituirebbero un’arma artigianale inedita per le forze dell’ordine, trovatisi di fatto davanti a una nuova frontiera di rischio documentata da alcune foto che avrebbero fatto il giro delle chat interne agli addetti ai lavori.



La forma è quella di un uncino – precisa il sindacato di polizia –, ma di piccole dimensioni. Alla vista sembra un semplice anello ma può essere pericoloso. Nelle chat di appartenenti alle forze dell’ordine la definiscono ‘l’ultima novità sulle aggressioni’ ai danni dei poliziotti. Nessuno l’aveva vista prima, almeno a Catania dove sono stati fotografati dopo l’ennesimo episodio di cronaca e il solito bollettino di guerra: due agenti feriti, uno vicino alla gola, da un immigrato irregolare“. La nota del Siap prosegue con un focus su questo “nuovo tipo di arma“: “Anelli modificati simili ad ami da pesca che possono essere utilizzati a mo’ di tirapugni per infliggere ferite alle vittime. Una novità emersa a seguito dell’arresto di un cittadino gambiano a Catania, accusato di resistenza a pubblico ufficiale e tentato omicidio. Nonostante i poliziotti coinvolti nel suddetto caso siano stati feriti con un collo di bottiglia, e non con questi anelli, la preoccupazione per la pericolosità di questa nuova ‘arma’ è palpabile tra le forze dell’ordine, come rivelato dalle foto inedite e dai messaggi Whatsapp“. Secondo quanto riportato da nicolaporro.it, i due agenti feriti avrebbero corso un rischio gravissimo riportando diverse ferite durante l’aggressione subita con un collo di bottiglia. Uno sarebbe stato colpito al sopracciglio destro e l’altro alla gola, in prossimità di un punto vitale mancato soltanto per pochi centimetri.