Negli Stati Uniti è stata approvata la prima terapia genica mai usata nell’uomo per l’anemia falciforme, una malattia del sangue debilitata causata dalla mutazione di un singolo gene. La Food and Drug Administration ha approvato anche un altro trattamento che usa la terapia genica convenzionale per la malattia, che non usa l’editing genico. Questa approvazione rappresenta un motivo di speranza per i malati, visto che questa patologia causa dolori lancinanti, danni agli organi e ictus. D’altra parte, come evidenziato dal New York Times, ottenere una delle due terapie sarà difficile e costoso. “È praticamente un miracolo che sia possibile“, ha dichiarato il dottor Stephan Grupp, capo della sezione di terapia cellulare e trapianti del Children’s Hospital di Philadelphia. Il medico, che è anche consulente di Vertex, ha dichiarato che il suo centro medico spera di iniziare a trattare i pazienti affetti da anemia falciforme l’anno prossimo.



Ma ha precisato: “Sono molto realistico su quanto sia difficile“. Gli ostacoli al trattamento sono molteplici: dal numero estremamente limitato di centri medici autorizzati a fornirlo alla necessità di modificare le cellule di ogni paziente o di aggiungere un gene individualmente. Sono procedure così onerose che non tutti possono tollerarle. A ciò si aggiungono un prezzo multimilionario e potenziali ostacoli assicurativi. Pertanto, gli esperti prevedono che solo una piccola parte dei pazienti negli Stati Uniti riceverà il nuovo trattamento, per non parlare dei milioni di malati nel resto del mondo.



TERAPIE GENICHE COSTOSE PER ANEMIA FALCIFORME

La terapia genica si chiama Exa-cel, ma il nome commerciale è Casgevy. A svilupparla Vertex Pharmaceuticals di Boston e CRISPR Therapeutics in Svizzera. Infatti, utilizza lo strumento di editing genico per tagliare il Dna dei pazienti. In un piccolo numero di soggetti in fase di sperimentazione clinica, ha corretto gli effetti della mutazione, che provoca globuli rossi a forma di falce o mezzaluna che si incastrano nei vasi sanguigni, ostruendoli. Dunque, Casgevy è il primo trattamento approvato che utilizza CRISPR, ma i pazienti avranno bisogno di cure mediche intensive e costose, oltre che di una lunga degenza. L’altra terapia, chiamata Lyfgenia e prodotta da Bluebird Bio di Somerville, in Massachusetts, usa un comune metodo di terapia genica per aggiungere un gene di emoglobina buono al Dna dei pazienti.



Vertex dichiara che il prezzo per modificare i geni di un paziente sarà di 2,2 milioni di dollari, mentre per Bluebird sarà di 3,1 milioni di dollari. Ma anche la convivenza con la malattia è estremamente costosa: in media, 1,7 milioni di dollari per chi ha un’assicurazione commerciale nell’arco della vita di un paziente. I pazienti stessi possono pagare in media circa 44mila dollari di tasca propria nel corso della loro vita, spiega il New York Times. Nonostante le molte incognite, i centri medici affermano che stanno compilando liste di pazienti interessati e pronti a seguire il trattamento quando sarà disponibile.

ANEMIA FALCIFORME, COME FUNZIONANO LE TERAPIE GENICHE

Per la prima volta stiamo parlando di sopravvivenza“, ha dichiarato a Nyt il dottor Sharl Azar, direttore medico del centro di trattamento della malattia falciforme presso il Massachusetts General Hospital. I pazienti possono iniziare a sperare di poter vivere fino a 70 e 80 anni piuttosto che morire giovani. La cura inizierà con visite in ospedale per raccogliere le cellule staminali del midollo osseo dei pazienti, i precursori dei globuli rossi che vengono trattati per consentire la produzione di cellule sanguigne sane. Le cellule staminali devono essere rilasciate dal midollo nel sangue per poter essere raccolte. Per rilasciarle, i medici iniettano ai pazienti un farmaco, il plerixafor. Possono essere necessari mesi per ottenere un numero sufficiente di cellule staminali da inviare a una struttura centrale per il trattamento. Vertex ha solo una struttura per l’editing genico negli Stati Uniti, in Tennessee, e una in Europa, in Scozia. La struttura di Bluebird si trova nel New Jersey.

Dopo che le cellule di un paziente vengono modificate con CRISPR, i tecnici eseguono una serie di controlli di qualità. Circa 16 settimane dopo l’inizio del processo, le cellule saranno rispedite al centro medico per essere infuse nel paziente. A quel punto, i medici devono “ripulire” il midollo del paziente con una chemioterapia intensiva per far posto alle nuove cellule. I pazienti rimangono in ospedale per un mese o più mentre le cellule staminali modificate ripopolano i loro midolli, durante il quale non hanno un sistema immunitario funzionante. La maggior parte degli ospedali però non sarà in grado di offrire Casgevy. Finora, Vertex ha autorizzato solo 9 centri a fornire il trattamento, precisando che alla fine ne autorizzerà circa 50. Bluebird ha 27 centri autorizzati e prevede di aggiungerne altri.

LE INCOGNITE SUGLI EFFETTI A LUNGO TERMINE

Un’altra preoccupazione riguarda le incognite relative alla nuova terapia. Anche se un gruppo di esperti dell’FDA ha concluso che i benefici superano i rischi, i medici restano prudenti riguardo gli esiti imprevisti. Non sono ancora noti gli effetti a lungo termine, in quanto i pazienti non sono stati seguiti abbastanza a lungo, ma solo un paio di anni. Quindi, non è chiaro se la terapia genica può causare danni genetici. In futuro, le terapie saranno fornite senza l’ampio supporto che le aziende hanno fornito ai partecipanti agli studi clinici. Questo per il New York Times sarà un banco di prova per l’uso dell’editing genico CRISPR per il trattamento di altre malattie. Infatti, CRISPR Therapeutics sta studiando l’editing genico per trattare, ad esempio, cancro, diabete e SLA.