Angela Finocchiaro, ospite di Da noi a ruota libera, ha parlato di “Educazione fisica”, il film tratto dal testo teatrale “La Palestra” di Giorgio Scianna, in uscita al cinema il prossimo 16 marzo, che la vede tra i protagonisti. La pellicola racconta la storia di una violenza di gruppo ad opera di alcuni studenti avvenuta nella palestra di un istituto scolastico. L’attrice ricopre il ruolo della mamma di uno dei colpevoli, al fianco degli altri genitori, interpretati da Claudio Santamaria, Sergio Rubini e Raffaella Rea.

“Io sono una mamma che non riesce ad accettare che il proprio figlio abbia commesso un gesto terribile come una violenza sessuale. È sotto choc e fa delle cose che non avrebbe mai pensato. Non riesce ad ammettere che il suo ragazzo ha sbagliato, che non lo conosceva fino in fondo e che la sua vita è distrutta. Non può ammettere che lei stessa ha sbagliato, quindi impazzisce”, ha raccontato Angela Finocchiaro.

Angela Finocchiaro: “Al cinema con rapporto madre figlio”. Dallo schermo alla vita reale

Angela Finocchiaro è consapevole di quanto purtroppo non ci sia soltanto la fantasia dietro storie come quella che prende vita al cinema con “Educazione fisica”. È per questo che con la sua interpretazione ha cercato di approfondire il rapporto tra genitori e figli. “Valutare certe situazioni è sempre complicato. A volte amiamo così tanto i nostri figli che per qualsiasi cosa vorremmo impedirgli di soffrire, li proteggiamo dalle difficoltà della vita. È un comportamento che però non porta a nulla”, ha sottolineato.

La reazione dovrebbe essere diversa, fin dall’infanzia. “Quello che possiamo fare da genitori è dare ai nostri figli delle ali forti, così quando voleranno le avranno a loro sostegno. Se continuiamo a sostenerli noi, non si renderanno conto che ad ogni azione corrisponde ad una conseguenza. È per questo che crescono senza responsabilità”, ha concluso.