La vicenda di Angela Iannotta è tornata al centro di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di lunedì 9 maggio 2022. Nel corso del programma è stata mostrata l’intervista realizzata alla giovane, che è stata per un lungo periodo di tempo in coma dopo un intervento di bypass gastrico: “A giugno 2020 ho contattato il chirurgo – ha riferito la donna –. Il 19 marzo sono stata operata a L’Aquila, però appena tornata a casa ho iniziato a stare male, ero dimagrita 60 kg. Il medico, allora, mi fece dare una dieta da una nutrizionista di sua fiducia e mi disse che doveva fare un mini-bypass”.
E, ancora: “Mi disse di stare tranquilla, poi ci rivedemmo il giorno dell’intervento: mi ritrovai con una ferita da sotto lo sterno fino a sotto l’ombelico. Gli chiesi il perché di questo taglio e lui mi disse che c’era stata qualche complicazione. Cominciarono a un certo punto a uscire liquidi dalla schiena e iniziai a preoccuparmi”.
ANGELA IANNOTTA: “DEVONO RICOSTRUIRMI GLI ORGANI INTERNI”
Nel prosieguo dell’intervista rilasciata a “Storie Italiane”, Angela Iannotta ha riferito di essere stata interrogata dalla polizia in ospedale: “Mi hanno fatto vedere i documenti che io avrei firmato. Alcune firme le ho riconosciute, ma sul consenso informato la firma non era la mia, era falsa! Quando mi hanno portato a Caserta avevo capito che qualcosa non andava: mi sono svegliata dopo giorni in terapia intensiva. Ora c’è un ultimo ostacolo: un intervento di ricostruzione dell’esofago, dello stomaco, dell’intestino. La milza non ce l’ho più, mezzo fegato non ce l’ho più. L’intestino è stato messo a riposo”.
Raffaele Crisileo, legale della famiglia, ha precisato che Angela Iannotta viene alimentata solo via endovenosa e ora servirà un intervento pericoloso di ricostruzione degli organi interni per poterle consentire di riprendere a vivere normalmente. Il padre della giovane, Mario, a proposito della firma falsa sul documento, ha riferito: “Si vede proprio che non era la sua, anche gli inquirenti se ne sono accorti”.