La storia vera di Angela Lucanto – l’Arianna della fiction L’amore strappato – si potrebbe sintetizzare in tre punti: le false accuse ai danni del padre, l’infanzia rubata e – solo alla fine – l’identità ritrovata. La piccola venne allontanata dalla sua famiglia quando aveva solo 6 anni, e non potè tornare ad abbracciare i suoi genitori nemmeno dopo la sentenza di assoluzione di Rocco, che – di fatto – non aveva mai commesso il delitto per il quale era finito in carcere. Nonostante l’infondatezza di quei sospetti, Angela era già stata data in affido a una nuova famiglia, con grande struggimento sia da parte sua che da parte dei genitori, impossibilitati a mettersi sulle sue tracce, meno che mai a vederla. La vicenda completa di Angela Lucanto è narrata nel libro Rapita dalla giustizia, scritto insieme a lei dai giornalisti Caterina Guarnieri e Maurizio Tortorella. (agg. di Rossella Pastore)



I dettagli della storia vera modificati nella fiction

Angela Lucanto è la protagonista della fiction L’amore strappato. Oltre al nome della bambina – Angela è diventata ‘Arianna’ – gli sceneggiatori hanno modificato diversi dettagli della storia vera dei Lucanto, a cominciare dall’ambientazione romana: nella realtà, il luogo in cui vivevano i Lucanto era Masate, piccolo paese in provincia di Milano. Le fasi altamente drammatiche sono state stemperate per rendere il prodotto tv più godibile, mentre nel libro di Angela – Rapita dalla giustizia – si trova un resoconto più esaustivo e autentico delle loro vicende. Suo padre Salvatore non ha ancora avuto il coraggio di leggerlo; sua madre Raffaella, invece, è riuscita a capire e a condividere il suo stato d’animo sfogliando proprio le pagine in questione. (agg. di Rossella Pastore)



Il ruolo dei giornalisti nella vicenda di Angela Lucanto

Angela Lucanto, 29 anni, è sposata dal 2015 ed è da poco mamma. In tempi recenti, Angela ha raccontato la sua storia vera all’interno dell’autobiografia Rapita dalla giustizia, pubblicata nel 2009 e scritta insieme a Caterina Guarneri e Maurizio Tortorella. I coautori non sono altro che i giornalisti che all’epoca dei fatti erano impiegati nella redazione di Panorama, la rivista di attualità a cui sua madre Raffaella si rivolse nel tentativo estremo di portare la vicenda all’attenzione dei media. Nello specifico, il suo intento era quello di raccogliere tutti i dettagli sull’ingiustizia subita dalla sua famiglia dal loro punto di vista personale, allo scopo di poter finalmente riabbracciare la bambina. Furono i redattori, in effetti, i primi a interessarsi del caso e a giocare un ruolo determinante nella scoperta della verità. (agg. di Rossella Pastore)



La storia vera di Angela Lucanto

Angela Lucanto, la vera storia della ragazzina della fiction “L’amore strappato” con protagonista Sabrina Ferilli nel ruolo di “mamma coraggio”. Il 24 novembre del 1995 Angela ha solo sei anni quando nella sua classe fanno irruzione due carabinieri ed un assistente sociale. Angela viene prelevata e portata presso l’Istituto di Milano gestito dal Cismai, il Centro Italiano contro il Maltrattamento e l’abuso dell’Infanzia. La ragazzina viene portata via dopo che la nipotina di quattordici anni ha accusato il padre di abusi sessuali nei suoi confronti e verso la figlia. Per questo motivo Angela viene allontanata immediatamente dalla famiglia nonostante protesti per questa folle decisione. Inizia così un lungo calvario fatto di interrogatori e pressioni psicologiche che cercano di spingerla a confessare.

Il 26 gennaio del 1996 un disegno di Angela che viene letto dagli assistenti sociali come un simbolo fallico portano all’arresto del padre. Il papà di Angela viene arrestato e rinchiuso a San Vittore dove ci resta per due anni e mezzo.  “Quegli anni per me sono stati uno shock. Sono stata portata via senza che nessuno mi spiegasse il perché, senza poter vedere i miei genitori. Mi hanno detto che mio padre era un mostro e mi dicevano di fare la brava e ripetere che era un mostro” – ha raccontato molti anni dopo Angela a Non è l’Arena.

Angela Lucanto, dopo 2 anni il padre riconosciuto innocente

Nel 1998 il padre di Angela Lucanto viene riconosciuto innocente ed assolto in appello. Nonostante ciò però non riesce a ricongiungersi con la figlia che viene data in adozione. Il Tribunale dei minori toglie la patria potestà ai genitori a cui la mamma di Angela si oppone incatenandosi dinanzi all’orfanotrofio dove è rinchiusa Angela, ma la sua protesta porta la piccola Angela ad essere trasferita in una casa famiglia di Genova che le dicono che i suoi genitori sono morti. Sono anni terribili per Angela vittima di di abusi e di violenze fisiche e psicologiche. Poco dopo lascia la casa di famiglia di Genova e viene adottata da una famiglia di Varese dove resta per dieci anni. Sono anni di grande dolore per i genitori che non si sono mai arresi e riescono a rintracciare la figlia, ma preferisco non rivelarsi subito. Prima le inviano una lettera tramite il fratello e poco dopo Angela decide di ricongiungersi con la sua famiglia di origine. Una storia terribile di malagiustizia che ha tolto ad Angela una infanzia felice.