Tanti ospiti stamane al programma di Rai Uno “C’è Tempo Per”, fra cui anche l’attrice e soubrette Angela Melillo. Il tema della puntata di oggi era “Buoni o cattivi”, e Anna Falchi e Beppe Convertini hanno domandato alla stessa se fosse più una gatta o una volpe: “Un po’ e un po’ – ha risposto lei – prediligo il gattino ma ci vuole anche un po’ di astuzia”. La Melillo ha aggiunto: “Ho lavorato con Terence Hill, straordinario davanti e dietro le telecamere, spesso persone che interpretano i buoni non è detto che siano buoni, invece ho trovato in lui una persona molto carina, generosa”. La Melillo ha svelato di avere un parroco di fiducia: “Per me è una persona di riferimento, si chiama Don Luzza, ti saluto e ti mando un abbraccio, è un mentore”. Sulle debolezze: “Una persona debole è una persona che esterna le emozioni e questo fa grande una persona. Nel mio percorso ho incontrato persone che nel tempo sono cambiate e sono diventate più cattive, non so se è la popolarità, la vita ha cose più importanti, non c’è solo il successo”.
ANGELA MELILLO E ALESSANDRO BARACCHINI: BUONI O CATTIVI?
Ospite anche Alessandro Baracchini, giornalista al timone della versione estiva di “Unomattina”: “Più gatto o volpe? Io sono più gatto”. Si parla di Montalbano, ed in particolare dell’attore Zingaretti: “Piace perchè è un gran bell’uomo, piace a donne e uomini perchè è comunicativo, penso sia percepito come un buono ma si arrabbia e si spazientisce, è umano come tutti noi”. Sulla fisionomia associata alla bontà o alla cattiveria: “Dalla teoria del Lombroso abbiamo preso le distanze, mi chiedo piuttosto se qualcuno nasce con certe fisionomie si abitua a pensarsi in un certo modo”. Sulle emozioni: “Mi capita di piangere, non in pubblico, ma lascio che succeda. Ci sono tanti tipi di commozione, mi commuovo da uno spunto, come ad esempio un film, poi si attivano ricordi…”. Infine sulla popolarità: “Spero possa far diventare più buoni, vedo che a volte si può sfruttare questa cosa per fare del bene”.