Questa sera sul canale Nove andrà in onda la seconda puntata del programma ‘Faking It – Bugie criminali‘ dedicato al caso di Angelo Stazzi, tra i più famosi (o meglio: famigerati) Angeli della morte che siano stati mai catturati in Italia: responsabile di almeno 7 omicidi tra il 2008 e il 2009 all’interno della casa di cura per anziani ‘Villa Alex’. Tra i più famosi, ma non per questo tra i più ‘letali’ e dato che alla figura di Stazzi abbiamo dedicato un altro articolo, tra queste righe cercheremo proprio di ripercorrere la piaga degli infermieri che si improvvisano serial killer, arrogandosi il diritto di decidere sulla vita e – soprattutto – sulla morte di pazienti inermi, quasi sempre terminali.



Di fatto nel mondo è impossibile calcolare quanti siano realmente gli Angeli della morte dato che si tratta di un fenomeno noto almeno dagli anni ’70 quando operò Harold Shipman, passato poi alla storia come ‘Dottor morte‘: a lui si accreditano ufficialmente 15 assassini, ma alcune stime arrivano a contarne qualcosa come 215 totali. La caratteristica principale degli infermieri killer è proprio quella di riuscire a passare quasi del tutto inosservati, uccidendo – mascherandosi dietro ad una falsa pietà – persone quasi sempre in fin di vita, con metodi che facilmente possono sfuggire alle analisi autoptiche.



Chi sono gli Angeli della morte: da Shipman alla Caleffi, i casi più famosi in Italia e all’estero

Senza dilungarci troppo nella criminologia – materia che non ci compete – vale la pena ricordare che oltre a Shipman e Stazzi sono decine e decine gli Angeli della morte finiti in manette nel corso degli anni, tra i quali anche numerosi italiani: la più famosa è sicuramente l’infermiera killer Sonya Caleffi che provocava embolie gassose alle vittime e si sarebbe macchiata ufficialmente di almeno 5 omicidi; ma non manca all’appello neppure Leonardo Cazzaniga e l’infermiera Laura Taroni, ritenuti assieme responsabili di almeno 11 decessi a Saronno.



Famosi (a modo loro) sono diventati anche Fausta Bonino, accusata di almeno 13 morti tra il 2014 e il 2015 ma in attesa del processo di riesame; e Daniela Poggiali collegata ad almeno 139 decessi sospetti, ma con prove concrete – visto che si scattò un selfie – di un solo omicidio. Ma fuori dal nostro Bel Paese si è parlato anche a lungo dell’infermiere tedesco Niels Höge che ha confessato 85 omicidi nell’arco di solamente un anno; oppure il ben più letale Edson Izidoro Guimaraes che tra gli Angeli della morte è uno di quelli con più omicidi accertati: ben 132, quasi tutti collegati a delle tangenti da parte di agenzie funebri, imitato anche dal nostrano Antonio Busnelli al quale se ne accreditano ‘solamente’ due.