Affidi illeciti Reggio Emilia, preso una Commissione d’inchiesta: questa la promessa del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il vice premier ha spiegato: «Ci sarà molto rapidamente una commissione di inchiesta sulle case famiglia: l’hanno deciso le commissioni riunite del Senato, su proposta della Lega. Bene, non possiamo più aspettare. Dalle parole ai fatti. E conto di essere presto in provincia di Reggio Emilia dove è successo un caso allucinante che non può e non deve ripetersi», riporta Il Resto del Carlino. Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che ieri ha inviato gli ispettori del dicastero, ha evidenziato: «La magistratura proseguirà in piena autonomia e indipendenza. Ma voglio chiarire che questo governo ha ristabilito il principio della certezza della pena come principio cardine e inderogabile, a maggior ragione quando sono coinvolti minori». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



AFFIDI ILLECITI REGGIO EMILIA, BONAFEDE INVIA ISPETTORI

Nuovi aggiornamenti sull’inchiesta Angeli e demoni, legata agli affidi illeciti a Reggio Emilia: il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha inviato gli ispettori al Tribunale di Bologna e alla Procura di Reggio Emilia per fare luce sullo scandalo venuto alla luce negli scorsi giorni. Nel frattempo sono iniziati gli interrogatori di garanzia delle persone raggiunte da misura cautelare: il primo a comparire davanti al giudice Luca Ramponi al Tribunale di Reggio Emilia è stato il sindaco Andrea Carletti di Bibbiano, agli arresti domiciliari per abuso d’ufficio e falso ideologico. Come riporta Il Resto del Carlino, accompagnato dall’avvocato Giovanni Tarquini, Carlini ha deciso di rispondere alle domande del giudice. Giunto in Tribunale anche Claudio Foti, psicoterapeuta del centro studi di Torino Hansel e Gretel anch’egli agli arresti domiciliari. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SCANDALO AFFIDI ILLECITI A REGGIO EMILIA, L’INCHIESTA “ANGELI E DEMONI”

Affidi illeciti Reggio Emilia, tra torture su bambini e giro di soldi l’inchiesta “Angeli e demoni” ha acceso i riflettori sulla rete di servizi sociali della Val D’Enza. Come vi abbiamo raccontato con dovizia di particolari, secondo la Procura di Reggio Emilia i responsabili dei servizi avrebbero falsificato le relazioni al fine di allontanare i bambini dalle proprie famiglie e darli in affido ad amici e conoscenti. Come evidenziato da Il Giornale, dietro questi traffici si nascondeva anche una serie di accordi stipulati sottobanco, che a sua volta celava una rete di intrecci e atrocità volta a favorire un business illecito da centinaia di migliaia di euro. Le indagini sono scattate nell’estate del 2018: la pubblico ministero Valentina Salvi h deciso di fare luce sulle numerose denunce fatte dai servizi sociali contro genitori rei di essere violenti nei confronti dei propri figli. Tra accuse di abusi sessuali e maltrattamenti, sono state scoperte relazioni e documenti falsi, oltre a una serie di pressioni psicologiche utilizzate al fine di plagiare i minori.



“ANGELI E DEMONI”, INCHIESTA AFFIDI ILLECITI REGGIO EMILIA

I piccoli avrebbero dovuto denunciare i propri genitori raccontando di violenze mai subite e per farlo venivano manipolati nel corso delle sedute di psicoterapia. Dagli impulsi elettrici con uno strumento ad hoc, illegale in Italia e ribattezzato la «macchinetta dei ricordi», a giochi psicologici, i bambini sono stati vittime di torture psicologiche e non. Ma non solo: per rendere ancora più credibile il loro racconto, gli psicologi manomettevano i disegni aggiungendo dei particolari inquietanti. Una volta tolti alle famiglie, i piccoli venivano dati in affido e sottoposti «ad un circuito di cure private a pagamento della Onlus piemontese Hansel e Gretel», con gli affidatari spesso amici dei responsabili dei servizi sociali. E, a proposito del giro di soldi, si legge nelle carte dell’inchiesta “Angeli e demoni”: «Gli affidatari venivano incaricati dai Servizi Sociali di accompagnare i bambini alle sedute private e di pagare le relative fatture a proprio nome».