Amici 22, Angelina Mango anticipa il rilascio di Fila indiana: la verità legata al passato
Angelina Mango é una dei primi tre artisti ufficializzati nel cast dei concorrenti Big partecipanti al Festival di Sanremo 2024, prossima al rilascio del nuovo singolo Fila indiana. E in occasione di una nuova intervista ripresa online da Vanity Fair, l’ex concorrente e seconda classificata ad Amici 22 torna a raccontarsi, anticipandosi come una dei grandi protagonisti al debutto festivaliero prossimi al Festival di Sanremo 2024 condotto da Amadeus dal 6 al 10 febbraio 2024 e in onda in chiaro tv su RaiUno e in streaming online su Raiplay.it.
La linea della vita di Angelina Mango corre lungo la mano destra e arriva fino al braccio. Se l’è tatuata, la cantante 22enne che ora vive il suo momento di meritato successo, oltre l’accusa dei detrattori che la tacciano di beneficiare di una raccomandazione nell’industria musicale in quanto figlia d’arte dell’ex lead voice dei Matia Bazar, Laura Valente, e il compianto poeta Pino Mango. «Il triangolo rappresenta la mia famiglia, intorno poi l’ho alleggerito un po’», dichiara la figlia d’arte-. «Sulla punta delle dita ho dei “più”. Sono lì per infondere energia positiva sulle cose. Poco più in là c’è disegnato un maialino, mi ricorda che devo riposare e che non devo sentirmi in colpa quando lo faccio. La rosa, invece, è la rosa del giardino della mia casa di Lagonegro, in Basilicata. Infine, c’è un topolino che ho fatto insieme a mia madre». I tattoos sono una sorta di cronistoria nella vita di Angelina Mango che includono il luogo familiare cui si ispira il nuovo singolo dell’ex Amici 22, Lagonegro, mentre nel web sale l’attesa per il prossimo rilascio di “Fila indiana” unitamente al totonomi che la vede la prima concorrente ufficiale di Sanremo 2024.
Il singolo pre-Festival, Fila indiana, viene pubblicato su tutte le piattaforme musicali il primo dicembre 2023, ed è anche parte integrante della colonna sonora di Noi siamo leggenda, il teen-drama previsto in onda su Rai 2 e diretto da Carmine Elia (facente parte della produzione di Mare Fuori), da un’idea di Valerio D’Annunzio e Michelangelo La Neve e coproduzione Rai Fiction e Fabula Pictures, prodotta da Nicola e Marco De Angelis in collaborazione con Prime Video. Il singolo che fa da papabile apripista al preannunciato debutto sanremese di Angelina Mango ha un significato profondo, che rimanda alle immagini di vita familiari dell’ex concorrente ad Amici 22, che non risparmiano il ricordo nel segno della morte del compianto papà d’arte, Mango:
«Si tratta di una canzone terapeutica. L’ho scritta quest’estate e ci ho messo un po’ a darle il significato che volevo. Ci sono queste immagini, che di sicuro arrivano da Lagonegro, di queste signore in fila indiana in chiesa per l’ostia. Sono immagini molto forti che mi sono rimaste in testa, e questa canzone affronta il fatto che spesso bisogna scegliere le persone con cui vivere, di cui fidarsi. Perché l’amore si può mostrare in tantissimi modi e non bisogna per forza cercarlo dove sarebbe più convenzionale farlo», fa sapere sibillina, Angelina Mango, delle immagini che rivive nella sua nuova canzone, presentata per la prima volta sul palco del Voglia di vivere tour, andato sold out nei club da Nord a Sud Italia.
La verità di Angelina Mango, prima del debutto a Sanremo 2024
Parla anche di alberi e di radici, quindi, Fila indiana: «Le sento molto. Nel senso che sono cresciuta in maniera pulita, in un ambiente che mi ha permesso di concentrarmi sui valori, sulla famiglia, sulla musica, magari vivendo in un altro posto non avrei avuto questa possibilità -aggiunge con toni sempre più intimisti, Angelina Mango-. La Basilicata è una terra molto particolare, a volte scura e un po’ malinconica e io queste radici le sento dentro di me. Anche perché mi è stato insegnato il valore”.
Da qui, quindi, inevitabile é la menzione del compianto papà Mango, la cui vita veniva in passato stroncata da un infarto nel mezzo di una performance dell’artista sul palco: “mio padre non si è mai mosso da Lagonegro, ha voluto vivere sempre lì con noi, nella casa in cui è nato, quindi ce l’ho chiaro cosa vuol dire avere radici. Dall’altro lato non mi sento di tradirle quando penso che non sia un problema se non torno a casa per più di un anno, se amo Milano perché anche questa è casa mia e non sarà un problema nemmeno se tra dieci anni sarò da un’altra parte. Vivo a Milano da sette anni, mia mamma è di Milano. Le radici sono quelle che ti tengono attaccate ai valori non ai luoghi».
Insomma, il presente milanese vive di pari passo con il passato a Lagonegro, per l’artista, che a grande richiesta del popolo nel web si prepara per il rilascio di Fila indiana. Una canzone contro i luoghi comuni, i preconcetti, il pregiudizio e le convenzioni liberticide, che limitano la libertà, anche quella di amare.