Non è più tempo di “tocca tocca” (non centra niente Raffaella Carrà e il suo “tuca tuca”). Il lingua xhosa, quella parlata nello stato africano del Benim, di cui è originaria la celebre star della world music Angelique Kidjo si dice “pata pata”. A qualcuno ricorderà qualcosa. Fu un celebre successo di un’altra star africana, Miriam Makeba. Adesso diventa una canzone simbolo della lotta contro il coronavirus che in Africa sta cominciando a mietere migliaia di vittime. Angelique ne ha registrato una nuova versione su richiesta dell’Unicef con un nuovo testo che invita a tenere le distanze di sicurezza fra le persone, a lavarsi le mani e non toccarsi la faccia e indossare apposite mascherine.
VIETATO TOCCARSI MA NON BALLARE
La canzone viene trasmessa sulle principali stazioni radio africane per tutti coloro e sono tanti che in quel continente non hanno accesso a internet o alla televisione e rischiano di non essere informati in modo adeguato. L’Unicef poi, per coinvolgere più persone, invita tutti coloro che lo vogliono a inventarsi la loro versione del ballo e inviarlo in modo che venga trasmesso. Per farlo usare @unicefafrica su Instagram o @1unicefafrica su TikTok con l’hashtag #nopatapata . Con ironia la star beninese Angélique Kidjo ha trasformato quel brano in un invito a seguire le buone pratiche per contenere il Covid-19… suggerendo quindi di fare l’opposto di quello che suggeriva la Makeba.