Il grande cantautore Angelo Branduardi si è raccontato quest’oggi negli studi del programma di Rai Due, I Fatti Vostri. Le prime parole sono state per la depressione di cui l’artista ha sofferto poco tempo fa: “Non voglio fare la figura di chi si fa piangere addosso. La depressione è una malattia, la gente se ne vergogna di parlarne, non avrei voluto farlo nel libro che ho scritto poi sono stato convinto che sarebbe stato comodo agli altri. La depressione – ha proseguito Angelo Branduardi – è una malattia sociale e bisogna prendere delle medicine. Non c’è altra soluzione mistica, spirtuale o religiosa. Su chi ho contato? Sui migliori medici, le medicine appropriate e la comprensione di mia moglie, vivere con un depresso è una cosa molto difficile. E’ una malattia da ricchi dal punto di vista sociale, gli psichiatri e le medicine costano molti soldi, quindi bisognerà cercare in qualche maniera… ma si guarisce e se ne esce. Ascoltare la mia musica non mi aiutava a stare meglio, neanche Bruce Springsteen, Bach… ma mi sto riprendendo piano piano”.



Angelo Branduardi ha svelato: “Non amo rivedermi”, dopo un video di Cogli la prima mela: “Un grande successo ma già La fiera dell’Est è stato un successo internazionale. Io sono un artista di nicchia ma alcune volte ho incontrato il mainistream. Sono sparito? Ho suonato al Feder Humanity con 120mila paganti più altri 30mila, c’erano le telecamere e mi sono accorto che per avere una luce non ne bastava una ma cento, e tutta la mia gestualità diventava isterica, quindi ho fatto un paio di decenni da rockstar e mi sono accorto che non era la mia tazza di the, per cui ho ricominciato in altro modo, ho sperimentato di tutto e ho avuto alti e bassi, e adesso continuo a suonare”.

ANGELO BRANDUARDI: “I CAPELLI? PER ANNI ME LI HA TAGLIATI MIA MOGLIE”

Sulla sua chioma foltissima: “Il mio parrucchiere è stato per decenni mia moglie – ha svelato Angelo Branduardi – fino a che ho trovato uno che sa tagliarli e non è facile”.

Sul suo ruolo di papà: “Quando erano bimbe io ero spesso lontano da casa, ma quando ero a casa facevo il papà e la mamma, ho un rapporto bellissimo con le mie figlie a cui voglio bene e loro mi adorano. La mia infanzia? Ho vissuto nell’angiporto di Genova frequentato da prostitute, ladri… la strada, ma non ho mai pensato di aver un’infanzia più felice di quella. Mio papà incontrò un tranviere che mi ha costruito un violino, che tutt’ora io ho, e fu il mio primo vero violino”.