Angelo Duro è stato denunciato da un prete. Il comico, lo scorso 2 settembre, aveva organizzato uno spettacolo sull’altare di una Chiesa nella zona Ottaviano di Roma per protestare contro i decreti del Governo che hanno imposto limitazioni rilevanti al mondo degli eventi. Il tour del siciliano, in virtù delle restrizioni contro il Covid-19, è stato infatti per l’ennesima volta rinviato a data da destinarsi. “Mi hanno detto che in Chiesa l’accesso è libero e quindi ho pensato al mio show, visto che me lo hanno spostato. Tra l’altro è un posto raccolto e fresco”, aveva scritto. I suoi fans, così, si erano radunati davanti all’altare dopo un passaparola social.



Il parroco della parrocchia, tuttavia, non aveva ben accolto il gesto. Infuriato, dunque, aveva cacciato i presenti. Angelo Duro, nelle ore successive, si era scusato. “Ovviamente ho rivolto e rivolgo nuovamente le mie scuse al parroco, che, giustamente, non ha voluto dividere il pubblico con me”, aveva scritto sui suoi canali. Ciò, tuttavia, non è stato sufficiente ad evitare la denuncia penale.



Angelo Duro denunciato da prete: l’annuncio

È stato proprio Angelo Duro, nelle scorse ore, ad annunciare ai suoi fans di essere stato denunciato dal prete della Chiesa nella zona Ottaviano di Roma in cui quasi un mese fa aveva organizzato il suo spettacolo provocatorio. Il comico aveva cercato di spiegare all’uomo le ragioni del suo gesto, ma non è bastato per evitare conseguenze legali. “Ovviamente, anche un bambino lo capisce, non era mia intenzione offendere il prete o attaccare la chiesa”, ha ribadito.

L’obiettivo della Iena, infatti, era quello di lanciare un messaggio al Governo. “Un modo per evidenziare le disuguaglianze messe in atto da chi sta gestendo l’emergenza sanitaria”, lo ha definito. Nei giorni scorsi, per questo motivo, era stato anche invitato al Ministero degli Interni. Adesso, tuttavia, ritrova nei guai. Angelo Duro ha dunque rivolto un appello al parroco affinché torni sui suoi passi. “Vorrei essere punito con ventidue padre nostro, sedici atto di dolori, venticinque Ave Maria, mettici pure sei Salve Regina, ma non merito una denuncia penale. La pena l’ho già subita con due anni di stare a casa a non fare nulla e a sopportare i miei familiari. Più pena di questa”, ha concluso.