Franca Formiggini, nipote di Angelo Fortunato Formigginiracconta la storia del cugino di suo nonno a “Oggi è un altro giorno”. L’editore, nato a Modena nel 1878, fondò la sua casa editrice, scrisse nel corso della carriera vari libri e inventò l’enciclopedia Italia, che anticipò la Treccani. Nel corso del ventennio manifestò la sua opposizione al regime fascista e alla politica antisemita. Nel 1938, dopo i provvedimenti razziali emessi nei suoi confronti – Formiggini era di origine ebraica – dovette cedere la casa editrice, ma non bastò. Il 29 novembre 1938 si tolse la vita gettandosi dalla Ghirlandina, il campanile principale di Modena.



La nipote, Franca Formiggini, rivela: “Io ho saputo di questa figura così importante solo quando avevo 15 anni perché me ne ha parlato un mio professore. A casa ho chiesto se avessimo un avo. Da parte della mia famiglia ho visto un po’ di vergogna perché lui si era suicidato. Era un personaggio molto in vista che in un certo senso aveva abbandonato moglie e figli. Qualcuno aveva cercato di avvicinarlo per le leggi fasciste e lui non aveva voluto. Lui voleva denunciare le leggi razziali, protestare contro l’indifferenza e non è stato possibile raggiungere l’obiettivo”.



“Angelo Formiggini un vulcano di idee”

Marco Ventura, autore di un libro che ne racconta la storia, spiega a “Oggi è un altro giorno”: “Era un vulcano di idee. È stato un gigante nel mondo dell’editoria, non esisteva questo termine prima di lui. È stato l’inventore dell’enciclopedia Italia e Gentile gli rubò l’idea, perché il regime voleva avere il controllo di tutte le istituzioni culturali. Questa fu una cosa che lo ferì profondamente. Siamo all’inizio del ventennio. Lui non è mai stato fascista e nel 1923 lui scrisse un documento contro il regime. Pensate che lui chiese ai suoi scrittori di mandare una foto e poi di scegliere per ogni foto una didascalia che li rappresentasse. E questo è Instagram. Inventò anche la biblioteca circolante“.



La nipote, Franca, sottolinea: “Con molta voglia di apprendere ho affrontato questa storia. Ringrazio Marco (Ventura, ndr) per aver risvegliato questa personalità“. Anche la moglie di Angelo Fortunato Formiggini è stata un grande personaggio: veniva chiamata “la generalessa”. “La moglie lo ha seguito in guerra, durante la prima guerra mondiale, nel caso in cui al fronte fosse stato ferito”, racconta Ventura. In chiusura, Franca Formiggini rivela: “Lui voleva lanciare un segnale e dire all’Italia di svegliarsi. Lui vedeva oltre. La denuncia che ha pubblicato nel suo sistema è la botta in testa che ha preso dal fascismo. È la sua lotta contro l’indifferenza”.