A I Fatti Vostri la storia di Angelo Massaro, in carcere per 21 anni da innocente, accusato ingiustamente di aver ucciso un suo amico. Venne arrestato a seguito di un’intercettazione telefonica mal interpretata, rimanendo per più di due decadi ininterrottamente dietro le sbarre. “Il 15 maggio del 1996 vengo arrestato dai carabinieri – ha esordito Angelo Massaro – vengono a casa e mi dicono che mi dovevano arrestare. Gli chiedo il motivo ma non me lo dicono: mi danno una carta in mano e mi portano via. Gli elementi che hanno portato al mio arresto – ha continuato Angelo Massaro – una telefonata intercorsa fra me e mia moglie il 17 ottobre del 1995, a sette giorni dalla scomparsa di un mio amico. L’avevo chiamata dicendole che stavo portando una pala meccanica, una cosa ingombrante, attraverso una parola in dialetto, ma questa conversazione è stata travisata come se stessi trasportando un cadavere su un carrello alle 8 e 30 del mattino, una cosa assurda”.



Quindi ha proseguito: “Mi son sempre proclamato innocente e la mia famiglia ha sempre creduto alla mia innocenza. Mia moglie sapeva che mi recavo a prendere la pala meccanica quel giorno, io facevo dei lavori di recinzione in un cantiere. Ma poi una persona sana di mente non può fare una cosa del genere”. Massaro aveva due figli piccolissimi (uno di 45 giorni) durante i giorni dell’arresto: “Nelle carceri italiane vengono spogliati i bimbi, anche di due mesi, poi negli ultimi anni non li ho visti quasi per nulla per motivi di depressione”.



ANGELO MASSARO: “SAREI POTUTO USCIRE NEL 2008 MA…”

“Il mio contatto era epistolare oppure via telefono – ha proseguito Angelo Massaro – parlavo 180 secondi a testa con i figli. I rapporti con mia famiglia? E’ stato un miracolo, molte famiglie abbandonano i detenuti soprattutto in detenzioni come queste”. 21 anni da carcere da innocente, come ha fatto Angelo Massaro a resistere? “Abbiamo realizzato un docufilm, un pugno nello stomaco, si evidenziano quanto successo e quanto subito. Non so dove ho preso la forza, ma l’accusa era talmente assurda che non riuscivo ad accettarla, compresa la mia famiglia”.



Poi ha aggiunto: “Io sarei potuto uscire dal carcere nel 2008, mi chiedevano un’ammissione di colpa per avere benefici o un trasferimento più vicino alla famiglia, ma ho detto di no”. Ma qual è stata la prima cosa che ha fatto Angelo Massaro quando è uscito? “Il bagno nel mare, volevo sentirmi libero. Quando sono uscito ero un disadattato sociale, non sapevo fare nulla, io ero rimasto fermo al 1996, scarcerato nel 2017, ho fatto un balzo nel futuro. Io a casa ero un estraneo, i miei figli sono cresciuti senza di me”. Angelo Massaro ha concluso: “Sto ancora aspettando le scuse, le pretendo, voglio sapere perchè mi hanno arrestato”.