L’ANGELUS DELLA FESTA DELL’ASSUNTA: LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO
Parte tutto dal dialogo tra la Beata Vergine Maria e la cugina Elisabetta la riflessione sulla Festa dell’Assunta di Papa Francesco nell’Angelus da piazza San Pietro: «Quando Maria entra in casa e saluta Elisabetta, questa le dice: “Benedetta tu tra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo” (Lc 1,42). Queste parole, piene di fede e di gioia e di stupore, sono entrate a far parte dell’“Ave Maria”. Ogni volta che recitiamo questa preghiera tanto bella e familiare, facciamo come Elisabetta: salutiamo Maria, la benediciamo, perché lei ci porta Gesù». Ricordando il canto del Magnificat alla Madonna, il Santo Padre entra nelle pieghe dell’Assunzione proponendo la chiave della “speranza” e del “servizio” come tratti inequivocabili dell’umiltà di Maria, reale sostegno all’umanità.
«Lei, piccola e umile, è stata innalzata e – lo festeggiamo oggi – portata alla gloria del Cielo, mentre i potenti del mondo sono destinati a rimanere a mani vuote. Pensate alla parabola di quell’uomo ricco che aveva davanti alla porta un mendicante, Lazzaro. Come è finito? A mani vuote. La Madonna, in altre parole, annuncia un cambiamento radicale, un rovesciamento di valori. Mentre parla con Elisabetta portando Gesù in grembo, anticipa quello che suo Figlio dirà, quando proclamerà beati i poveri e gli umili e metterà in guardia i ricchi e chi si fonda sulla propria autosufficienza», spiega ancora Papa Francesco prima della recita dell’Angelus per l’Assunta 2022. La testimonianza di Maria profetizza quel cantico divino, ricordando come «a primeggiare non sono il potere, il successo e il denaro, ma a primeggiare c’è il servizio, l’umiltà, l’amore. E guardando a lei nella gloria, capiamo che il vero potere è il servizio – non dimentichiamo questo: il vero potere è il servizio – e regnare significa amare. E che questa è la strada per il Cielo». Papa Bergoglio conclude spostando il “riflettore” dal Vangelo ai nostri giorni: quel rovesciamento annunciato dalla Madonna può arrivare a toccare la vita di ciascuno, nel profondo. «Credo che amare è regnare e servire è potere? Credo che la meta del mio vivere è il Cielo, è il paradiso? O mi preoccupo solo di passarla bene quaggiù, mi preoccupo solo delle cose terrene, materiali? Ancora, osservando le vicende del mondo, mi lascio intrappolare dal pessimismo oppure, come la Vergine, so scorgere l’opera di Dio che, attraverso la mitezza e la piccolezza, compie grandi cose? Fratelli e sorelle, Maria oggi canta la speranza e riaccende in noi la speranza, in lei vediamo la meta del cammino: lei è la prima creatura che con tutta sé stessa, in anima e corpo, taglia vincitrice il traguardo del Cielo. Ci mostra che il Cielo è a portata di mano», conclude il Papa invocando l’aiuto di Maria come mano di una Madre che «ci accompagna alla gloria, ci invita a gioire pensando al paradiso».
ANGELUS PER LA FESTA DELL’ASSUNTA: LE CELEBRAZIONI IN DIRETTA VIDEO
Si celebra oggi per la Chiesa Cattolica la Festa dell’Assunzione in Cielo della Beata Vergine MariaFerragosto” cristiano vede per l’appunto al centro la figura di Madonna Assunta, celebrata in tutta Italia e nel mondo come giorno di precetto (con dunque la Santa Messa in quanto giorno festivo), mentre in Vaticano l’appuntamento è fissato al solito con il tradizionale Angelus dell’Assunta. Con diretta tv alle ore 12 (Rai 1 e Tv2000 i canali disponibili per la visione) – e con la contemporanea diretta video streaming sul canale YouTube di Vatican News – Papa Francesco leggerà il suo messaggio per la Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria e al termine benedirà la cristianità con la recita dell’Angelus.
Nel messaggio dedicato un anno fa, il Pontefice sottolineò la potenza del Magnificat – il cantico di lode citato nella Bibbia – come «una “fotografia” della Madre di Dio». Celebrando l’assunzione della Vergine, il Papa delineò i tratti di quella donna che con il suo Sì costante ha cambiato la storia del mondo per sempre. «Maria esulta in Dio, perché ha guardato l’umiltà della sua serva», si legge nel Magnificat citato un anno fa, 15 agosto 2021, da Papa Francesco durante l’Angelus dell’Assunta. Si soffermò sul tratto decisivo dell’umiltà come unica via che porta al Cielo: «È l’umiltà il segreto di Maria. È l’umiltà che ha attirato lo sguardo di Dio su di lei. L’occhio umano ricerca sempre la grandezza e si lascia abbagliare da ciò che è appariscente. Dio, invece, non guarda l’apparenza, Dio guarda il cuore (cfr 1 Sam 16,7) ed è incantato dall’umiltà: l’umiltà del cuore incanta Dio», ripeteva ancora il Santo Padre. Una umiltà che è paradosso: «per arrivare in alto, in Cielo, bisogna restare bassi, come la terra! Gesù lo umilia “chi si umilia sarà esaltato”».
FESTA DELL’ASSUNTA, LA PROTEZIONE DI MARIA SUL MONDO (E SULL’UCRAINA)
In vista delle celebrazioni per la Festa dell’Assunta in tutta la cristianità, la stampa vaticana ha raggiunto monsignor Visvaldas Kulbokas, nunzio apostolico in Ucraina. Per la Celebrazione della Solennità dell’Assunzione, il prelato sarà oggi a Odessa nella cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria: lì vi dirà messa e invocherà la pace per il conflitto ormai in atto da 173 giorni in terra ucraina. Durante la celebrazione verrà poi incoronata l’icona della Madre di Dio precedente benedetta da Papa Francesco lo scorso 3 agosto dopo l’udienza generale: «Questi gesti appartengono alla tradizione della Chiesa: nei momenti più solenni si chiede al Papa una benedizione e in particolare la benedizione di corone destinate alla Vergine Maria. Sappiamo che il Santo Padre ripete in ogni occasione possibile la sua preghiera e i suoi appelli a tutta la cristianità e al mondo di pregare per l’Ucraina, di pregare per la pace: il suo cuore è col popolo ucraino che soffre. Quindi sappiamo che questa corona, che è arrivata da Roma dopo essere stata benedetta dal Santo Padre, è un segno molto concreto – pieno di empatia, fatto col cuore – della preghiera del Santo Padre. È un grandissimo segno dell’unione di tutta la Chiesa e di noi stessi con il Santo Padre».
Il nunzio Kulbokas rinnova l’atto di consacrazione a Dio e alla Madonna fatto dal Papa nei primi mesi dell’invasione russa in Ucraina: «C’è grandissimo dolore, grandissima sofferenza, e la Madre di Dio in un periodo così drammatico è colei che ci protegge», fa sapere il monsignore dai teatri di guerra alle porte dell’Europa. «La festa dell’Assunzione la sento molto intensamente, perché l’Assunzione della Vergine Maria ci mostra quel Cielo a cui aspiriamo. E anche se perdessimo questa vita umana, rimane il Cielo, la nostra grande aspirazione. Sarà il momento dell’unione, della nostra unione con la Madre di Dio e con tutto il Cielo», conclude Mons. Kulbokas a Vatican News, aggiungendo la richiesta «alla Madre di Dio di proteggerci nel corpo e nello spirito». Nell’Angelus di ieri, vigilia dell’Assunta, Papa Francesco ha nuovamente ribadito il suo appello e la preghiera per il popolo dell’Ucraina: «E un pensiero speciale va ai numerosi pellegrini che oggi si sono radunati nel Santuario della Divina Misericordia a Cracovia, dove vent’anni fa San Giovanni Paolo II fece l’Atto di Affidamento del mondo alla Divina Misericordia. Più che mai vediamo oggi il senso di quel gesto, che vogliamo rinnovare nella preghiera e nella testimonianza della vita. La misericordia è la via della salvezza per ognuno di noi e per il mondo intero. E chiediamo al Signore, misericordia speciale, misericordia e pietà per il martoriato popolo ucraino».