Tra 3 giorni il Natale del Signore verrà celebrato in Piazza San Pietro con l’Angelus di Papa Francesco: anticipato il tutto dalla preghiera odierna che come ogni domenica viene celebrata nella piazza del Vaticano, con negli occhi inevitabile l’attesa per la Venuta di Gesù imminente. Nell’ultima domenica di Avvento il Santo Padre dal balcone di San Pietro ricorda la figura di San Giuseppe, «apparentemente di secondo piano, ma nel cui atteggiamento è racchiusa tutta la sapienza cristiana. Egli, insieme con Giovanni Battista e Maria, è uno dei personaggi che la liturgia ci propone per il tempo di Avvento; e dei tre è il più modesto. Uno che non predica, non parla, ma cerca di fare la volontà di Dio; e la compie nello stile del Vangelo e delle Beatitudini». L’imbarazzo per l’Annunciazione in cui Giuseppe si ritrova con un Figlio “che non è suo”, ma anche la fede incrollabile nello Spirito e nella giovanissima sposa Maria: «naturalmente resta turbato ma, invece di reagire in modo impulsivo e punitivo – come si usava fare, la legge lo proteggeva –, cerca una soluzione che rispetti la dignità e l’integrità della sua amata Maria». Invece che “punirla”, lui decide di andarsene e distaccarsi silenziosamente ma l’Angelo del Signore interviene anche con San Giuseppe: «la soluzione da lui prospettata non è quella voluta da Dio. Anzi, il Signore gli apre una strada nuova, una strada di unione, di amore e di felicità e gli dice: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo”».



VIDEO ANGELUS PAPA FRANCESCO PRIMA DI NATALE

Nella parte finale dell’Angelus pre-Natale, Papa Francesco ha poi sottolineato quell’obbedienza nata dall’incontro con Maria, autentica chiave di volta per l’intera storia cristiana: «questa fiducia incrollabile in Dio gli ha permesso di accettare una situazione umanamente difficile e, in un certo senso, incomprensibile. Giuseppe capisce, nella fede, che il bambino generato nel grembo di Maria non è suo figlio, ma è il Figlio di Dio e lui, Giuseppe, ne sarà il custode assumendone pienamente la paternità terrena. L’esempio di questo uomo mite e saggio ci esorta ad alzare lo sguardo e spingerlo oltre. Si tratta di recuperare la logica sorprendente di Dio che, lontano da piccoli o grandi calcoli, è fatta di apertura verso orizzonti nuovi, verso Cristo e la sua Parola». È ancora Bergoglio a ricordare alla piazza come Maria e Giuseppe, la famiglia del Cristo, «ci aiutino a metterci in ascolto di Gesù che viene, e che chiede di essere accolto nei nostri progetti e nelle nostre scelte». Nei saluti, dopo un breve passaggio sul tema ambientale – «saluto la delegazione di cittadini italiani che vivono in territori gravemente inquinati e che aspirano ad una migliore qualità dell’ambiente e a una giusta tutela della salute» – Papa Francesco ha rivolto la sua personale preghiera a tutte le famiglie in questi giorni di Festa: «chi vive lontano dai genitori parte e torna a casa; i fratelli cercano di ritrovarsi. Il Santo Natale sia per tutti occasione di fraternità, di crescita nella fede e di gesti di solidarietà verso quanti sono nel bisogno. E che San Giuseppe ci accompagni in questo cammino verso il Natale».



QUI IL TESTO INTEGRALE DELL’ANGELUS DI PAPA FRANCESCO

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