La protezione degli animali e dell’ambiente entra nella Costituzione italiana. Il via libera, come ricorda l’edizione online de Il Corriere della Sera, è giunto nella giornata di ieri in commissione Affari costituzionali del Senato, ed ora sbarcherà in Aula dove potrebbe venire approvata una legge da tempo richiesta dalle associazioni animaliste. Nel dettaglio la modifica riguarda l’articolo 9 della nostra Carta, quello che già tutela i beni cultura e il paesaggio: la Repubblica «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni», e «la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».



Il punto focale sta proprio in questa seconda frase, dove viene rimarcata la necessità di proteggere gli animali, ribadendo di fatto quanto già specificato nel primo trafiletto. La Lega si era opposta in precedenza, temendo che un’eventuale modifica della Costituzione in materia si sarebbe potuto ritorcere nei confronti di allevamenti, e cacciatori, ma dopo un compromesso è stata raggiunta l’intesa. Soddisfatta Michela Vittoria Brambilla, deputata di Forza Italia e presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali: «È una grande vittoria – le sue parole per tutti coloro che vogliono difendere l’ambiente e vogliono veder rispettati gli animali. Ora le aule parlamentari hanno davvero l’opportunità di condurre in porto un grande cambiamento, di straordinaria portata, giuridica, sociale e culturale».



MICHELA BRAMBILLA: “GRANDE OBIETTIVO DI CIVILTA’”

«Trattandosi di una legge di modifica costituzionale – ha proseguito la forzista Brambilla – l’iter è più complesso rispetto a quello previsto per le leggi ordinarie. È necessaria infatti una doppia approvazione da parte di entrambe le Camere, con un intervallo di tre mesi tra il primo e il secondo passaggio, prima che il testo diventi legge. Ma ora che è stato superato lo scoglio più difficile, quello di un testo condiviso, il percorso dovrebbe essere più agevole. I tempi per concludere l’iter nel corso di questa legislatura sulla carta ci sono».



L’onorevole, storica attivista per i diritti degli animali, ha aggiunto e concluso: «Inserire in Costituzione la tutela degli animali, sul modello delle più avanzate costituzioni europee è un grande obiettivo di civiltà. Sono tre legislature che mi batto per ottenere questo risultato e quindi guardo con soddisfazione e una certa emozione a questo decisivo passaggio. Ora vi sono i presupposti per una rapida approvazione nelle aule delle due Camere e quindi l’opportunità di raggiungere un traguardo storico».