Questa sera nella puntata di “Che ci faccio qui”, in onda a partire dalle 20.25 su Rai3, si parlerà di un tema molto particolare. Nel 1991 ha luogo a Bari il più grande sbarco di migranti mai avvenuto nel nostro Paese. Dalla nave Vlora, proveniente dall’Albania, scendono circa 20mila persone tutte insieme. Lo stadio della città pugliese, venne riempito da tutta questa gente. L’Italia, da Paese di emigranti si scoprì attracco della nuova immigrazione che, disperata dalle condizioni di vita dei propri paesi, decideva di scappare altrove. Dopo quasi 30 anni da questo accadimento, cosa è accaduto a queste persone? Come sono cresciuti i loro figli? Domenico Iannacone avrà modo di incontrare una giovane nata in Albania e cresciuta in provincia di Pescara, Anita Likmeta, che in Italia si è laureata ed è diventata giornalista e imprenditrice. Per mezzo del suo particolare racconto si analizzerà l’attuale situazione, cercando proprio di comprendere come è cambiato il nostro sguardo sugli altri del corso degli anni.
Anita Likmeta chi è? Il successo dopo lo sbarco dall’Albania
Anita Likmeta, intervistata per millionaire.it, ha raccontato del suo arrivo in barca dall’Albania, trovando in Italia la sua America. Attualmente Anita è una blogger di successo ma anche una giornalista e imprenditrice. Per realizzarsi appieno ha percorso la strada più lunga, quella dello studio. “Mia madre ha fatto il viaggio della speranza. È scappata dall’Albania e dalla guerra civile, con due bambini in braccio, imbarcandosi sulla Vlora, la nave che nel 1991 ha portato a Bari 20mila albanesi. – racconta sul portale – Ha vissuto i primi mesi nei campi profughi, poi si è rimboccata le maniche, è una sarta e in Italia ha trovato lavoro. Qualche anno dopo è venuta a riprendermi”. Quando è arrivata nel nostro paese aveva appena 11 anni e già sapeva che in Albania non sarebbe mai più tornata. Sua madre si era trasferita in un paese in provincia di Pescara: “eravamo i primi albanesi del posto. Tutti ci guardavano con sospetto. Ho imparato presto ad accettare l’idea di essere diversa e a impegnarmi per fare la differenza”. Durante l’estate Anita impara l’italiano e studia tantissimo. Scuole medie, liceo classico e laurea in Filosofia alla Sapienza di Roma. Di seguito incontra e sposa Jacopo Paoletti, informatico ed economista. Unendo il loro sapere, creano la loro agenzia: “La nostra azienda si basa su una formula innovativa: siamo una holding con 6 società partner e 5 startup partecipate, in 3 Paesi europei e in più di 8 città (…) Mettiamo a disposizione delle pmi una rete di professionisti sparsi in Europa”. Il Fatturato? “Più di 5 milioni di euro”.