A Storie Italiane prende posto l’attrice Anna Ammirati, musa di Tinto Brass per il suo Monella, e ancora oggi attrice affermata, soprattutto a teatro. Eleonora Daniele la annuncia proprio legandolo a questo tipo di cinema e di commedia sexy e poi spiega al pubblico che anche lei ha una storia molto forte da raccontare e tutto quello che ha vissuto è davvero stato lacerante, tante attrici quando funzionava un certo genere cinematografico hanno avuto successo e per lei è stato lo stesso. Anna Ammirati conferma in parte quello che ha detto la conduttrice spiegando anche che il ruolo in Monella non l’ha di certo penalizzata visto che poi ha saputo tornare al suo lavoro e combattere i pregiudizi: “Sono partita da Tinto Brass, lui era l’unico che faceva questo tipo di genere. Neanche dopo c’è stato un regista che ha…è stata una cosa positiva iniziare da lui, dopo il film Monella non mi hanno poi sempre chiamato per questo tipo di ruoli, e ho avuto la fortuna poi di tornare alle origini e fare tanto teatro, non ho dovuto fare qualcosa, ho ricevuto delle proposte e ho dovuto un po’ combattere con dei pregiudizi del tipo ‘vediamo se ha solo un bel culo o sa anche recitare'”.



IL RACCONTO DI ANNA AMMIRATI

Eleonora Daniele continua a insistere sulla questione lasciando intendere che prendere parte ad un film di Tinto Brass possa essere stato lesivo della sua immagine ma lei ribadisce: “Non so se sono stata giudicata ma non mi sono mai fossilizzata su questo, l’esperienza con Tinto è stata positiva, devo dire la verità. Sono andata a trovarlo con mia figlia dopo l’ictus e lui mi ha detto ‘sei l’unica che mi chiama ancora‘”. Anna Ammirati poi confessa di aver sentito e rivisto il regista dopo che è stato male e poi confida a Storie Italiane: “E’ come un bambino. Si è commosso e poi abbiam pranzato insieme con altre persone, volevo che lui parlasse di cose importanti e mia figlia si ricordasse di una persona importante. Ci raccontava di Rossellini, di Chagall, mi è piaciuto molto ricordare quei momenti“. Il discorso poi si sposta su sua figlia: “L’ho avuta giovanissima, adesso lei a 17 anni, è nata da un grande amore e.. sono fortunatissima, è una ragazzina meravigliosa, studia..” ma poi la Daniele le pone la domanda: “Se tua figlia a 19 anni decidesse di fare un film come te, cosa faresti” e lei ha subito risposto: “Cercherei di sostenerla come non sono stata sostenuta io. Sono andata via di casa perché fare l’attrice era uno scandalo soprattutto un film del genere. Uscivo da una prigione, adesso ti becchi anche il mio culo in primo piano… l’ho fatto quasi come una liberazione“.

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