La ‘farfalla’ Anna Basta è stata ospite stamane del programma di Rai Due, I Fatti Vostri: “Ho iniziato ginnastica ritmica a 4 anni e l’ho fatta per 15, il mio sogno era entrare in nazionale e non mi aspettavo di passare tutto ciò che è successo e di arrivare a pensare a cose brutte e a pensare di farla finita. Ero piena di angoscia, avevo perso fiducia in me stessa e non vedevo una via d’uscita dalla situazione di panico, tristezza e pesantezza”. Anna Basta ha ricevuto un sacco di insulti: “Mi dicevano culona, cicciona, che non potevo bere perchè ingrassavo, dicevano che avevo una faccia orribile, facevo schifo, mi dovevo vergognare ogni volta che mi guardavo allo specchio. Erano parole che pronunciavano alcune persone dello staff tecnico della nazionale che mi ripetevano tutti i giorni queste cose”. E ancora: “A 15 anni siamo andati a vivere in un hotel a Desio dove vi restavamo per 11 mesi all’anno. Facevamo dall’hotel alla palestra e viceversa, i genitori li vedevamo ogni 3 o 4 settimane, i nostri punti di riferimento erano gli allenatori”.



Anna Basta ha continuato: “Eravamo seguite da una tutor che gestiva il nostro tempo fuori dalla palestra, ci stava dietro, ci aiutava, poi avevamo insegnanti privati che ci facevano scuola. In palestra eravamo invece seguite da allenatrici e responsabili”. Di nuovo sulla forma fisica: “Venivamo pesate in palestra tutti i giorni, rimanevamo solo in mutande e poi segnavano il nostro peso su un libretto. E’ stato un rito che ha condizionato tanto il mio rapporto con il cibo, non ero abituato. Non ho mai avuto problemi di fisico. Poi sentirsi sempre ripetere che facevo schifo e che due o tre etti in più facevano la differenza inizi a mangiare male e a indebolire il tuo corpo”.



ANNA BASTA: “IL SISTEMA DELLA GINNASTICA RITMICA DEVE CAMBIARE”

Anna Basta ha proseguito: “Non è stato semplice ammettere che vi era un problema e questo essere cocciuta mi ha fatto peggio. Vivendo molto lontano da casa non mi sentivo di doverli affaticare e mandarli in apprensione, cercavo di proteggerli, poi sono arrivata ad un punto in cui mi son reso conta che avevo bisogno di un aiuto”. E con le altre ragazze? “Mi sono sfogata con alcune di loro, ciò che stavo passando l’ho espresso e lo facevo vedere, ho trovato tanto supporto dalle mie compagne di squadra”.



Anna Basta ha deciso di denunciare quanto subito già dal 2021: “Stavo cercando di fare qualcosa nel mio piccolo poi ad ottobre del 2022 ci siamo resi conti che era giunto il momento di fare qualcosa di più per aiutare chi stava soffrendo e cercare di cambiare un sistema che sta facendo solo del male”. Sul deferimento del ct Maccarini: “Si sta riconoscendo che c’è un problema, confido che si faccia un ottimo lavoro perchè c’è bisogno di risanare un qualcosa. Mi interessa che si cambi la mentalità dello sport e sto vedendo passi avanti”. Ma oggi Anna Basta cosa fa: “Alleno a Bologna e sono felicissima, ho trovato un bell’ambiente con le mie bimbe”.