Ana Bettz, nome d’arte della ballerina, cantante e imprenditrice Anna Bettozzi, è stata arrestata nelle scorse ore nell’ambito dell’inchiesta Petrolmafie spa insieme ad altre ventidue persone, fra le quali figurano anche alcuni componenti della sua famiglia, con le accuse di associazione a delinquere finalizzata a commettere false fatturazioni, dichiarazioni fraudolente e reati di natura tributaria, riciclaggio, autoriciclaggio, corruzione e rivelazioni di segreto.
Una serie di operazioni che, stando a quanto riportato da “Il Corriere della Sera”, avrebbe permesso alla 62enne di contribuire a un’evasione fiscale di proporzioni gigantesche, pari di fatto a oltre 185 milioni di euro. La confessione, non voluta, sarebbe arrivata in un’intercettazione telefonica del 4 marzo 2019, nella quale la donna dice alla sorella Piera: “A Piè, io dietro c’ho la camorra! Tu dove caz… vai… Te stanno a pijà per il c*lo… Cioè questi stanno… Lo sai quanto c’ha in giro Felice (…) di me… Ti sto dicendo… Ho capito! Sai quanto… No! E io controllo che sia borderline, quasi regolare… io! Sai quanto c’ha in giro! Quindici milioni al giorno, quell’altro cinque milioni, io altri cinque e insieme c’abbiamo 15 e 10, 25/30 milioni al giorno! Tu dove cazzo vai? (…) La gestione non ti può dare… Sei responsabile sempre te… Tu la legge, ti danno l’associazione…”.
ANNA BETTOZZI, SOLDI IN NERO A GABRIEL GARKO
Anna Bettozzi ha visto in queste ore finire in manette anche la figlia, Virginia Di Cesare (27 anni, ai domiciliari perché mamma di un bambino piccolo), il figlio Roberto Strina (40 anni), il nipote Filippo Maria Bettozzi, il fidanzato di Virginia, Felice D’Agostino, e l’avvocato Ilario D’Apolito (domiciliari). Secondo l’accusa, “Ana Bettz pianificava le condotte necessarie per la consumazione degli illeciti in punto di frode Iva e accise, nonché per perpetrare i delitti di corruzione e istigazione alla rivelazione di segreti d’ufficio; progettava la costituzione di società, passaggi di cariche e partecipazioni che permettessero di far cadere su altri le responsabilità dei reati consumati e tenere indenni da indagini i componenti del sodalizio; si occupava della raccolta, distribuzione ai sodali e reinvestimento dei proventi illeciti”. Spunta poi anche il nome di un attore famoso in tutta Italia nell’ambito di un’intercettazione tra la donna e il figlio, durante la quale la cantante si sarebbe lasciato sfuggire che un determinato importo era “la somma prelevata per il pagamento in nero in favore dell’attore Gabriel Garko“.