Adriano Panatta e Anna Bonamigo raccontano il loro “amore maturo”

In un’intervista rilasciata per il Corriere della Sera, Adriano Panatta ha raccontato, assieme a lei, il suo amore per Anna Bonamigo. Lui ora ha 72 anni, lei invece ne ha 66, si sono conosciuti in giovanissima età, ma solamente nel 2020 avrebbero deciso, dopo essersi ritrovati a Capri nel 2013 ed aver riallacciato il rapporto, di sposarsi. Dell’incontro a Capri Anna ricorda che “lo trovo ammorbidito, ma non succede nulla”, fino a quando “torna a Treviso, mi chiama” e chiede di organizzare un incontro con il sindaco. “Lo accolgo, lo porto in giro, chiacchieriamo”, fino a quando parecchi anni dopo, “rivedendolo, mi accorgo che gli si è acceso l’occhietto”.



Anna Bonamigo, che conosceva bene Adriano Panatta, nutriva “mille dubbi” sulla relazione, “ero titubante, il passato sportivo e la fama da sciupafemmine“, racconta al Corriere. “Speravo ancora nell’amore”, confessa, e “infatti è nato un sentimento fortissimo”. Inseparabili da allora, “dopo una vita raminga, io credo che a Treviso Adriano abbia trovato una casa, una stabilità, una normalità (..) il cinema e la pizza, un bici sul fiume, cose che non aveva mai fatto”.



Anna Bonamigo: “Adriano Panatta si propose con un biglietto”

Sulla proposta di matrimonio che Adriano Panatta le ha fatto, Anna Bonamigo racconta che fu tramite “un biglietto che accampagnava un mazzo di rose il 29 gennaio”, giorno del suo compleanno. “Auguri, amore, vuoi sposarmi? Post scriptum: solo se te la senti, eh”, c’era scritto nel bigliettino. Di lui ne parla come di un uomo “sensibile, generoso, vero” anche se “non è il tipo che ti tiene aperta la portiera”.

Dopo il racconto di Anna Bonamigo, ha preso la parola anche Adriano Panatta che ricordando il matrimonio con un giorno bellissimo, segnato però “da quell’usanza barbara imposta da Anna la sera prima, le case separate, lo sposo non deve vedere la sposa”. “Aveva l’occhio lucido”, confessa lei, “ma si è tenuto”. “Non ti ho raccontato una cosa buffa”, dice lui, “fumavo fuori da Ca’ Fascori” il giorno del matrimonio, “passa una coppia di giovani sposini, lei stupenda, ‘Famo a cambio?‘ ho chiesto al marito”. Risero, ma “poi sei arrivata ti, bellissima, e ho capitolato”. I litigi nella coppia, però, non sono sul tavolo, anche se, racconta lei, “le idee le esprimiamo in modo diverso, ma spesso ci troviamo a dire le stesse cose”. “Il nostro è un amore maturo ma allegro, continuiamo a stupirci ogni giorno”, conclude lei.