Anna ed Emanuele sono due ragazzi giovanissimi, poco più che maggiorenni, che il 22 maggio 2018 hanno avuto un figlio. Peccato però che 24 ore dopo il parto il piccolo sia deceduto. Un episodio di cronaca trattato quest’oggi dal programma di Rai Tre, “Chi l’ha Visto?”, che ha intervistato i due giovani genitori, Anna Mangano ed Emanuele Cieravolo. «E’ un bambino che volevamo – spiega la mamma – sapevamo che prima o poi sarebbe successo. La gravidanza era andata bene – prosegue – tutto perfetto. L’ultimo mese ho fatto dei controlli in più perché sono diabetica, poi il 22 maggio 2018 ho partorito». Dubbi di Anna in merito al parto: «Hanno scelto il parto naturale, ma io sapevo che per le pazienti diabetiche era meglio il cesareo. Comunque appena è nato non l’ho sentito piangere, dopo di che l’hanno portato via e mi hanno detto che aveva avuto un’asfissia cerebrale».
ANNA ED EMANUELE, FIGLIO MORTO A TRAPANI DOPO SOLE 24 ORE
Anna, preoccupata, il giorno dopo è andata a parlare con un dottore al quinto pianto dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani che gli ha detto che ormai non vi era più nulla da fare: «Io mi sono sentita male». Così ha invece parlato Emanuele: «Eravamo la coppia più felice al mondo, ci eravamo creati una famiglia dal nulla. Ora invece siamo distrutti, non riusciamo a guardare al domani. Per metterci l’anima in pace vogliamo sapere la verità, cosa è successo». Chi l’ha Visto? ha parlato anche con l’avvocato della coppia, Savino Guglielmi, che ha spiegato che al momento non si sa ancora nulla dell’esito dell’autopsia, visto che i documenti non sono ancora stati depositati, come sostiene il legale. L’Asp aveva diramato immediatamente dopo l’accaduto una nota ufficiale in cui spiegava che: «Alla nascita, ieri, il bambino presentava difficoltà’ respiratorie e scompenso metabolico, condizione che spesso si può verificare in bambini nati da madri con diabete non ben compensato. Il team di neonatologi ha provveduto immediatamente alla manovre rianimatorie, pur essendo chiaro che le condizioni cliniche erano molto gravi».