Intervista a sorpresa stamane negli studi di “C’è Tempo Per”. Il conduttore Beppe Convertini ha infatti chiacchierato con la sua spalla, Anna Falchi. La puntata di oggi verte sul tema del pudore, e con la conduttrice si è parlato dei famosi calendari con protagonista proprio la stessa negli anni addietro. “Ne ho fatti cinque, mi sono pentita? No, però tornando indietro ne avrei fatto forse solo uno perchè il troppo storpia come si dice”. La Falchi, inoltre, avrebbe preferito far vedere forse altre sue doti, e non soltanto il corpo: “Come molte altre donne ho usato il mio corpo come strumento – spiega – ma forse avrei dovuto far vedere di più il cervello”. La Falchi ha poi raccontato un simpatico aneddoto riguardante il famoso fotografo Helmut Newton: “Voleva fare una foto total nude, lui era famoso per questo, io invece volevo fare solo il topless e quindi non me la sono sentita a far vedere le parti intime: mi hanno cacciato da Montecarlo”.
ANNA FALCHI: “REGALAI IL MIO CALENDARIO ALLA MIA FAMIGLIA A NATALE”
Beppe Convertini chiede quindi cosa si prova a fare un calendario: “Ci vuole coraggio, è imbarazzante spogliarsi davanti a tutti i fotografi e le persone, ma c’è ovviamente un po’ di vanità, soprattutto nel primo calendario, poi dopo è stato eccessivo”. Quindi la Falchi spiega che cosa è per lei il pudore: “E’ una forma di timidezza, io nasco timida, poi piano piano mi sono lasciata andare e sono diventata spudorata. Da bambina quando stavo in Romagna mi toglievo il costumino e lo nascondevo, poi dopo crescendo mi nascondevo un po’, soprattutto mi vergognavo del mio sedere importante: e vai a sapere che mi avrebbe portato fortuna il mio lato b”. La Falchi ha raccontato un altro simpatico aneddoto: “Ho avuto questa idea bizzarra di regalare il mio calendario sexy ai parenti a Natale. In Finlandia sono molto riservati e lo hanno guardato un po’ esterrefatti. gli uomini di casa sono andati in cucina a guardarlo, erano scandalizzatissimi. Mia mamma rimase male, non mi ha parlato per circa 6 mesi”.